“Una folla mai vista” E cala il sipario su Sant’Agata
Devozione, partecipazione e una folla mai vista: sipario chiuso sulla festa di Sant’Agata per una Catania che ha vissuto intensamente una tre giorni di grandi emozioni. Un abbraccio da parte dei catanesi alla loro Santa patrona, che sicuramente è stato macchiato dall’ignobile stupro della Villa Bellini che ha visto la giovane vittima di 13 anni in balia di un branco di ragazzi, egiziani, stuprata davanti al proprio ragazzo reso inerme. No sense tra preghiera e riflessione, tra lucro e di una festa che rimane, pensate un po’ , la seconda più importante d’Europa. Le parole di Monsignor Renna durante l’omelia nell’affascinante contesto della Messa dell’aurora hanno toccato tutti: “Questa mattina voglio rivolgermi soprattutto alle famiglie, invitando a lasciarsi prendere per mano dal Signore e da Sant’Agata. I mariti siano accanto alle mogli con tenerezza, senza asprezza o, peggio, violenza. Sappiano che il bene di una coppia che rimane unita per tutta la vita, è inestimabile. Gli uomini non insidino altre donne, rovinando altre famiglie e diventando padri di figli che abbandoneranno. E voi mogli, amate i vostri mariti con la stessa fedeltà con cui Sant’Agata ha amato Cristo suo sposo. State attente però: amore non vuol dire subire violenze e tradimenti, essere messe a tacere dai mariti, da suoceri e suocere”.
Una festa che ha racchiuso anche avvenimenti di natura politica come la presenza del premier Giorgia Meloni che ha preso la palla al balzo dopo la visita nel grande complesso industriale catanese della 3Sun Enel Green: “sono molto contenta di essere a Catania in un giorno particolarmente importante per la città, forse il giorno più importante dell’anno, la festa di Sant’Agata. Voglio ringraziare il sindaco Trantino per avermi dato la possibilità di vedere dal vivo quella che viene riconosciuta come una delle tre manifestazioni religiose più partecipate al mondo. È una lunghissima storia di amore quella che lega Sant’Agata ai catanesi. È una storia di fede, devozione che parla di identità e tradizione che sono tutte cose che io credo valga la pena di difendere particolarmente in questo tempo”. Una tre giorni che come al solito però lascia la tradizione per accompagnare purtroppo l’affare e il lucro: le botteghe dei commercianti a cielo aperto, i venditori dei ceri da dedicare al passaggio della Santa e tanto altro, anche di oscuri giochi, come i ritardi disarmanti sul percorso. Così la classica salita dei Cappuccini di norma da svolgere nel primo pomeriggio messa in atto alle 22, o l’affascinante salita di San Giuliano, fissata e preludio dell’alba, percorsa alle ore 11.
Sant’Agata: folla e ordine pubblico
C’è ancora tanto da ripristinare, da ordinare e ripulire e l’intervento di Minsignor Renna a gamba tesa su determinati eventi potrebbe diventare il deterrente contro le ombre della festa. Ordine e controllo, il Sindaco Enrico ha preteso i servizi di controllo delle attività commerciali del Centro Storico sia in sede fissa che in forma itinerante. I numerosi servizi svolti ad ampio raggio sull’intera area del Centro Storico hanno determinato la redazione di circa 50 verbali di accertamento di violazione amministrativa e 22 sequestri di giocattoli, palloncini e supporti di vendita. Tra i predetti sequestri vi sono anche quelli redatti nei confronti di venditori ambulanti di popcorn che, il più delle volte, sostavano al centro della strada creando ostacolo alla viabilità. È stata, infine, posta attenzione l’area di Via Luigi Rizzo e Corso Sicilia ove la sosta di numerosi furgoni appartenenti ai “caminanti” ha creato allarme e disapprovazione tra i residenti, un vero e proprio accampamento sui marciapiedi nelle aree circostanti, determinando condizioni igienico-sanitarie inaccettabili. L’intervento delle pattuglie del reparto commerciale ha consentito la bonifica dell’area in questione. Insomma le classiche luci e ombre, tra riflessione, spettacolo, folla, preghiera e folclore, ma con la passione e l’emozione che nonostante tutto rende la Festa di Sant’Agata magica.
