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Cronaca

Spaccio di droga 24 ore al giorno. Blitz tra lo Sperone e Brancaccio: 26 arresti

di Marco Gullà -





di MARCO GULLÀ
Spacciavano droga in qualsiasi ora del giorno e soprattutto giravano parecchi soldi. Tra viale Giuseppe Di Vittorio e passaggio Antonio Trimarchi, allo Sperone di Palermo, la rete della droga era in funzione tutto il giorno, 24 ore su 24. Lo confermano le banconote e la contabilità che sono stati sequestrati dai poliziotti della squadra mobile di Palermo.
Grazie ad agenti infiltrati, sono state arrestate 26 persone, di cui 21 sono finite in carcere e cinque ai domiciliari, smantellata una vasta rete di spaccio tra lo Sperone e Brancaccio.
L’operazione, coordinata dal procuratore aggiunto Marzia Sabella, è stata messa a segno dalla squadra mobile. Le accuse sono a vario titolo di associazione finalizzata al traffico di droga aggravata dal metodo mafioso e spaccio.
Come già è emerso da decine di inchieste, nei due quartieri alla periferia della città, lo smercio di cocaina e hashish si articola come una sorta di lavoro, con persone che svolgono le mansioni di pusher ed altre di vedette, e avviene 24 ore su 24. I
poliziotti infiltrati hanno potuto ricostruire le dinamiche del business ma sono anche entrati in contatto con i vertici dell’organizzazione criminale ed hanno documentato la distribuzione dei proventi illeciti e le ramificazioni degli interessi dei boss nell’affare.
A gestire lo smercio sarebbero stati Pietro Argeri e Gaetano Ingrassia, che dettavano gli ordini nonostante fossero agli arresti domiciliari. La vendita di cocaina e hashish andava a gonfie vele. A casa di Alessio Caruso, scampato all’agguato costato la vita al boss Giancarlo Romano, c’erano 55 mila euro in contanti. Soldi, tanti soldi.
La droga si conferma il principale introito anche per la mafia, perché questa operazione ha un intreccio ovviamente con Cosa Nostra. La contabilità veniva gestita anche con le note degli iphone, come testimoniano alcuni screenshot, ora in mano al procuratore Maurizio de Lucia e all’aggiunto Marzia Sabella.
CHI è FINITO IN MANETTE
In carcere è finito Alessio Salvo Caruso, assieme a lui sono stati arrestati e portati in carcere Pietro Argeri, 35 anni, Gaetano Ingrassia, 34 anni, Giuseppe Davide Arduino, 29 anni, Nicola Argeri, 54 anni, Francesco Messina, 29 anni, Salvatore Agnello, 23 anni, Maria Chiappara, 37 anni, Davide Anselmo, 27 anni, Sebastiano Chiappara, 26 anni, Girolamo Tarantino, 21 anni, Paolo Chiovaro, 36 anni, Samuele Argeri, 23 anni, Antonino Messina, 28 anni, Salvatore Navarra, 21 anni, Antonino Ricotta, 20 anni, Isidoro Lo Nardo, 27 anni, Giuseppe Lucchese, 24 anni, Salvatore Zora, 25 anni, Luigi Iemmito, 51 anni, Vincenzo Lucchese, 27 anni.
le parole del sindaco
“Esprimo il mio apprezzamento e il mio profondo senso di gratitudine nei confronti del questore e della squadra mobile di Palermo per la brillante operazione che ha portato all’arresto di 26 persone, smantellando, così, una vasta rete di spaccio di stupefacenti tra lo Sperone e Brancaccio”, ha detto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
“Un altro segno tangibile del grande impegno che tutte le forze dell’ordine, coordinate dalla magistratura, stanno mettendo in campo per contrastare il traffico di droga in città”.