Obbligo assicurazione rischi catastrofali, presentato alle imprese decreto Mef-Mimit
Rischi catastrofali, l’obbligo assicurativo per le imprese introdotto dalla Legge Finanziaria 2024 (art. 1, commi 101 e ss. della legge 30 dicembre 2023, n. 213) entrerà in vigore il primo gennaio 2025 e riguarderà i danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali.
A Palazzo Piacentini si è tenuto ieri a Roma un incontro tecnico con i rappresentanti delle associazioni rappresentative delle categorie produttive, durante il quale sono stati illustrati i contenuti dello schema di decreto interministeriale di prossima emanazione relativo all’obbligo per le imprese di stipulare polizze assicurative per danni derivanti da eventi catastrofali. Non è stato distribuito alcun testo del decreto, quindi non è ancora possibile procedere a giudizi o commenti in merito.
Chiedono una proroga all’entrata in vigore dell’obbligo le tre organizzazioni dell’artigianato (Cna, Confartigianato e Casartigiani) intervenute congiuntamente al tavolo delle assicurazioni sui rischi catastrofali. “La proroga è necessaria per definire le linee contenute nella legge di bilancio per il 2024 e colmare le incertezze del testo nonché per mettere le imprese nelle condizioni di sottoscrivere in piena consapevolezza polizze efficaci a costi che tengano effettivamente conto del principio di mutualità del rischio”, ha evidenziato Claudio Giovine, direttore della divisione economica e sociale della Cna, a nome anche di Confartigianato e di Casartigiani. “A tal fine – ha osservato Giovine – vanno stabilite condizioni di polizza a cui le compagnie di assicurazione devono attenersi nel determinare le coperture e nel fissare il premio e previsto un portale simile a quello per l’energia, sul quale le imprese potranno confrontare le offerte e verificare i prezzi in maniera trasparente”.
“Un’altra lacuna da colmare – ha rilevato – è rappresentata dalla tipologia di manifestazioni catastrofali. Si parla di inondazioni, esondazioni, frane e terremoti. Ma oggi sono sempre più frequenti fenomeni come le grandinate, i colpi di vento, le trombe d’aria, le mareggiate che in un ambito di copertura assicurativa obbligatoria non possono essere lasciati fuori” Altresì importante – ha concluso – è esentare i premi dall’imposizione fiscale del 22,25%”.
Nessun rinvio per la norma, come concordato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. Lo riferiscono fonti del ministero delle Imprese e del Made in Italy.
“Abbiamo introdotto” l’obbligo assicurativo per le imprese contro le catastrofi naturali “perché ci siamo resi conto di quanti soldi pubblici costa il ripristino dei danni alle aziende dopo le calamità naturali, che sono colpa di nessuno. Non ci saranno proroghe” e la norma “sarà in vigore a breve, il regolamento sta arrivando”. E’ quanto ha detto il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, a margine della VI Giornata dell’investitore internazionale organizzata da Febaf.
Il decreto interministeriale implementerà quanto già previsto dal ddl ‘Ricostruzione’, ora all’esame del Parlamento, che introduce l’obbligo per le imprese assicurative di corrispondere un anticipo del 30% del danno per i sinistri legati a eventi catastrofali: una disposizione volta a garantire maggiore certezza nella liquidazione dei danni alle imprese assicurate, permettendo loro di accedere immediatamente a risorse fondamentali per una rapida ripresa delle attività.
Lo schema di decreto interministeriale, predisposto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze d’intesa con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, definisce le imprese soggette all’obbligo assicurativo, l’oggetto della copertura assicurativa e le calamità naturali e gli eventi catastrofali da assicurare (alluvioni, inondazioni, esondazioni, terremoti e frane).
I premi saranno proporzionali al rischio, tenendo conto delle caratteristiche del territorio e della vulnerabilità dei beni assicurati. Le compagnie assicurative, entro i limiti della propria tolleranza al rischio e in coerenza con il fabbisogno di solvibilità globale, non potranno rifiutarsi di stipulare polizze con le imprese. SACE S.p.A. potrà riassicurare il rischio assunto dalle compagnie assicurative mediante la sottoscrizione di apposite convenzioni, a condizioni di mercato.
“Questo decreto segna un passo importante verso la messa in sicurezza del nostro sistema produttivo”, ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “In un contesto caratterizzato da eventi catastrofali sempre più frequenti, l’introduzione dell’obbligo di assicurazione consentirà alle nostre imprese di tutelare al meglio sia la produzione che l’occupazione”.