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Attualità

Rating finanziario, Regione Sicilia promossa a “BBB”. Prospettiva stabile

di Gabriele Bonafede -





Migliora il rating di Standard & Poor’s per la Regione Siciliana: da “BBB-” a “BBB”, raggiungendo così il livello nazionale.

La prospettiva è giudicata “stabile” dall’agenzia di rating e segue i miglioramenti già comunicati quest’anno da Moody’s e Fitch. S&P pone come precondizione per un successivo aumento del rating siciliano un complessivo miglioramento del suo giudizio sull’Italia, al momento allo stesso livello. Soddisfazione del presidente della Regione Renato Schifani

La panoramica comunicata da S&P nel proprio sito il 19 luglio 2024 sul rating finanziario della Regione (qui) registra un successo per la Sicilia.

Nella panoramica introduttiva, S&P comunica che “I diversi accordi costruttivi tra la Sicilia e il governo centrale italiano hanno portato ad un aumento delle tasse e dei trasferimenti condivisi, ma anche al contenimento dei costi.”

Inoltre, dichiara S&P: “l’avanzo di bilancio eccezionalmente elevato del 2023 ha consentito alla Regione di ricapitalizzare quasi completamente il proprio fondo pensione e di migliorare la copertura delle passività non monetarie come accantonamenti per rischi o debiti molto vecchi che potrebbero arrivare a scadenza.”

“Anche se prevediamo eccedenze inferiori nei prossimi anni – continua S&P nel suo comunicato – il debito dovrebbe continuare a diminuire mentre la liquidità rimane molto forte. Abbiamo quindi aumentato il rating a lungo termine della Sicilia da ‘BBB-‘ a ‘BBB-‘. Le prospettive sono stabili.”

In particolare, per quanto riguarda la prospettiva in futuro (outlook per il prossimo appuntamento di rating), S&P rileva che: “Le prospettive stabili riflettono la nostra aspettativa che il debito continuerà a diminuire e che la Sicilia continuerà a registrare surplus di bilancio, anche se al di sotto dei livelli storici, mentre la liquidità rimarrà solida. L’outlook stabile riflette anche la nostra convinzione che le regioni italiane non possano avere un rating superiore a quello sovrano (Italia: BBB/Stabile/A-2)”

Come da prassi, S&P riferisce sulle proprie previsioni in due ipotetici scenari per il futuro: “crescita del rating” (o scenario positivo) e “decrescita del rating” (scenario negativo)

Per quanto riguarda un possibile scenario positivo nel futuro, S&P afferma: “Potremmo aumentare il rating della Sicilia se alzassimo il rating dell’Italia, a condizione che la Sicilia continui a registrare una performance fiscale adeguata e che il debito e le passività potenziali rimangano bassi”.

Infatti il rating della Sicilia è ormai a pari merito con quello nazionale e la S&P non propone mai un rating regionale più alto di quello nazionale. Dunque, prosegue S&P: “Potremmo aumentare il rating della Sicilia se alzassimo il rating dell’Italia, a condizione che la Sicilia continui a registrare una performance fiscale adeguata e che il debito e le passività potenziali rimangano bassi”.

Per quanto riguarda lo scenario negativo S&P dichiara: “Abbasseremmo il rating della Sicilia se la performance di bilancio e la liquidità dovessero indebolirsi, stabilizzando o aumentando i livelli di debito. Potremmo anche abbassare il rating sulla Sicilia se abbassassimo il rating sull’Italia.”

A seguito della promozione da BBB- a BBB, il presidente della Regione, Renato Schifani annuncia con soddisfazione: “Anche l’Agenzia internazionale di rating “Standard & Poor’s”, in linea con i giudizi già espressi nei mesi scorsi da “Moody’s” e “Fitch”, ha innalzato il rating della Regione Siciliana, elevando il livello di merito del credito da “BBB-” a livello “BBB”, con outlook stabile”

“Standard & Poor’s – prosegue Schifani – ha inoltre giudicato favorevolmente la costante diminuzione del debito pubblico, in totale assenza di interessi moratori, e il puntuale adempimento dei pagamenti delle rate di ammortamento dei mutui in corso, oltre al recupero miliardario del disavanzo regionale».

Per il presidente della Regione a contribuire al giudizio di upgrade, inoltre, è stata «la forte liquidità delle disponibilità di cassa, frutto dell’incremento degli introiti fiscali e sintomatica di una rinnovata solidità finanziaria, nonché le iniziative di incremento della spesa per investimenti che il governo regionale sta realizzando in un’ottica di stimolo alla crescita economica del territorio”.

Palazzo d'Orleans Palermo