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Attualità

PRIMA PAGINA-Mani della mafia sull’elezione del sindaco di Tremestieri Etneo

di Alessandro Fragalà -





La notizia è di quelle che creano uno sconquasso, sia solo per i personaggi, soprattutto politici che sono coinvolti. In questo caso sono il vice presidente della regione siciliana e il sindaco di un comune importante dell’hinterland come Tremestieri Etneo. Il primo, Luca Sammartino, è stato sospeso per un anno dai pubblici uffici, il secondo, Santi Rando, è stato arrestato e tradotto in carcere. L’indagine, denominata Pandora, è partita nel febbraio del 2018 e le indagini sono andate avanti fino al marzo del 2021. Indagine complessa, che ha fatto luce sulla gestione amministrativa del comune di Tremestieri, su cui avrebbe messo le mani la cosca Santapaola-Ercolano. In questo senso sono risultate fondamentali le dichiarazioni rilasciate da due collaboratori di giustizia, Silvio Corra responsabile del gruppo Nizza, e Salvatore Bonanno. Al centro dell’indagine che ha portato all’arresto di 6 persone (2 in carcere e 4 ai domiciliari) e alla sospensione per 5 persone tra politici, imprenditori e funzionari comunali, il ruolo di Pietro Cosentino, referente del clan nel territorio di Tremestieri che, secondo gli inquirenti, si sarebbe adoperato per garantire l’attuazione di alcuni accordi che avevano portato all’elezione di Rando a sindaco di Tremestieri. Cosentino sarebbe l’uomo di maggior fiducia di Rando e avrebbe avuto un ruolo decisivo nelle elezioni del 2015 insieme a due pregiudicati Vito Romeo e Francesco Santapaola, appartenenti al clan Santapaola-Ercolano. Un’appartenenza certificata, dopo l’elezione di Rando, da due operazioni, in cui era coinvolto anche Aldio Romeno, denominate “Kronos” e “Carthago2”. Provvedimenti che, per l’accusa, pregiudicarono l’attuazione delle promesse pre-elettorali, rispettate solo per Cosentino con la sistemazione lavorativa dei figli Vincenza e Francesco. Una decisione che suscitò il malcontento della famiglia Romeo. L’indagine ha permesso di porre alla luce alcune dinamiche interne nella gestione del comune di Tremestieri. Coinvolti in particolare Rando e Giovanni Naccarato (Dirigente della Direzione Lavori Pubblici e della Direzione Pianificazione del Territorio-Urbanistica), oltre a Cosentino e Puccio Monaco (Architetto e all’epoca dei fatti consulente del sindaco a titolo gratuito) che avrebbero ricevuto denaro e altre utilità per, grazie all’intermediazione dell’ing. Paolo Di Loreto, concedere permessi (autorizzazioni a costruire e cambi di destinazioni d’uso) e assegnare lavori (ristrutturazioni e manutenzioni di edifici pubblici) ad imprenditori amici. Diverso il ruolo di Luca Sammartino che, in quel periodo, era il referente politico di Santi Rando. L’obiettivo dell’attuale esponente leghista sarebbe stato quello di mettersi al riparo da attività di indagine nei suoi confronti e per questo motivo avrebbe “bonificato” la sua segreteria politica pagando un militare dell’arma dei carabinieri che, nei prossimi giorni, verrà interrogato dal gip. Sammartino avrebbe anche cercato di acquisire informazioni riservate sul suo conto. Secondo quanto scritto dal gip di Catania, Carla Aurora Valenti, sarebbe il comportamento di Sammartino sarebbe “Senz’altro allarmante e indicativo di una personalità incline a commettere azioni delittuose… diretto alla ricerca di informazioni sull’esistenza di indagini a suo carico, anche istigando altri a commettere reati pur di fornirgliele”. Il giudice sottolinea, inoltre, “la gravità dei delitti di corruzione propria commessi, la capacità del Sammartino di incidere pesantemente nelle scelte dell’amministrazione comunale di Tremestieri Etneo (basti pensare alle imposizioni di voto ai consiglieri comunali Smecca Ferdinando e Torre Giancarlo), la sua condivisione del progetto che avrebbe alterato le regole di un’onesta competizione elettorale, progetto alla cui realizzazione ha collaborato attivamente, traendone anche benefici personali, l’intervento con i funzionari regionali fondamentale per l’illecito risultato avuto di mira”. Sempre a livello politico è emersa una vera e propria strategia per neutralizzare qualsiasi opposizione politica. In particolare Mario Ronsisvalle, grazie all’intervento di Sammartino, da consigliere d’opposizione sarebbe diventato sostenitore di Rando. Ronsisvalle, titolare di una farmacia nel comune, avrebbe ottenuto la riduzione delle farmacie presenti nel territorio comunale.