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Ponte sullo Stretto, la senatrice Floridia: “Dai documenti falle abnormi”

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di REDAZIONE- Ponte sullo Stretto, la senatrice Floridia: “Dai documenti falle abnormi”

Hanno preso ufficialmente il via gli sportelli destinati a fornire tutte le informazioni ai cittadini di Messina sugli espropri e sugli asservimenti in merito alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. E, nel frattempo, si avvicina la data della conferenza dei servizi (il 16 aprile a Roma) presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Continua, in ogni caso, la diatriba sulla costruzione della grande infrastruttura, tra chi si dice favorevole e chi si dice contrario. Non solo la politica, ma anche la cittadinanza.
Da un lato, infatti, è tornata a parlare del Ponte Barbara Floridia, senatrice siciliana del M5s e presidente della commissione di Vigilanza Rai. “L’aspetto più sconcertante che sta emergendo dalle prime analisi della documentazione depositata presso la commissione Via-Vas del ministero, sulla quale comitati e associazioni stanno facendo un tour de force al fine di presentare le osservazioni entro questo venerdì, è che il progetto allo stato attuale presenta falle abnormi” ha dichiarato. “Non solo non è definitivo dunque, come vanno ripetendo tanto Salvini quanto l’Ad della società Ciucci, ma manca proprio di requisiti basilari, come già evidenziato dal comitato “Invece che il ponte”. Non c’è un elaborato di stima, non ci sono i vari quadri di spesa, non c’è il computo metrico e soprattutto vengono sollevati dubbi nero su bianco sull’eventualità che sopra a questa struttura passino treni, visto che risulta impossibile verificare la compatibilità della marcia del treno con gli impalcati metallici. Allo stato attuale, pertanto, risulta anche difficile immaginare nei prossimi mesi una procedura Via-Vas seria, viste le innumerevoli lacune che le osservazioni al progetto evidenziano”. E Floridia conclude: “Invitiamo Meloni a fermare la foga precipitosa di Salvini, perché si stanno prendendo decisioni che impattano sulle vite di migliaia di cittadini con una leggerezza disarmante”.
Come detto, dalla politica alla cittadinanza: sono centinaia infatti i docenti, dalla scuola dell’infanzia all’università, in servizio e in pensione, delle due sponde dello Stretto e da varie parti d’Italia, a lanciare un appello per la salvaguardia del territorio, dichiarando la propria contrarietà assoluta al progetto devastante del ponte sullo Stretto. E lanciano un appello: “La Storia chiede, ogni giorno, la parola e l’azione di ciascuno di noi. Consapevoli che il compito di educare nulla abbia a che vedere con l’addestramento, e che, al contrario, significhi ’tirar fuori ciò che è dentro’ affinché fiorisca e sparga semi nel mondo e per il mondo, noi docenti non possiamo tacere di fronte alla violenza dei modelli di sviluppo che ci vengono imposti. Il modo in cui interpretiamo il nostro ruolo è quello di sostenere i nostri studenti e le nostre studentesse nel leggere e affrontare la complessità, stimolando il pensiero critico; di accompagnarli in quel processo di crescita e di formazione affinché diventino persone capaci di incidere creativamente sui processi sociali; di incoraggiare sogni, condividere valori e ideali favorendo il senso della comunità, nel rispetto reciproco, nella tolleranza e nella solidarietà. Coerentemente con tutto questo, sentiamo il dovere etico di esprimere la nostra radicale contrarietà al progetto del ponte sullo Stretto di Messina”.