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Lo studio dove lavorava Paolo Borsellino a Marsala, diventa un museo

La stanza, situata nell'edificio che ora ospita alcuni uffici comunali, è stata arredata per riflettere l'ambiente in cui Borsellino ha lavorato

di Redazione -




La stanza dell’ex Tribunale di Marsala, precedentemente utilizzata da Paolo Borsellino durante i suoi cinque anni alla guida della procura locale, è stata trasformata in un museo. Il giudice, tragicamente ucciso nella strage di via d’Amelio nel 1992, ha svolto un ruolo chiave nell’indagine su dinamiche mafiose precedentemente sconosciute, con particolare attenzione alla famiglia Messina Denaro durante il suo periodo a Marsala.

Foto del periodo marsalese del giudice

La stanza, situata nell’edificio che ora ospita alcuni uffici comunali, è stata arredata per riflettere l’ambiente in cui Borsellino ha lavorato. Le pareti sono decorate con foto del periodo marsalese del giudice, mentre sulla scrivania si trovano alcuni fascicoli di indagini importanti da lui seguite. L’inaugurazione ha visto la partecipazione commossa del figlio di Borsellino, Manfredi Borsellino, il quale ha ricordato gli anni trascorsi a Marsala. L’iniziativa è stata promossa dalla sottosezione di Marsala dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), presieduta da Fabrizio Guercio, e ha ottenuto il sostegno del Comune, del Tribunale e della Procura locale.