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Ambiente

La conta dei danni e la voglia di ripartire: San Michele di Ganzaria reagisce al devastante incendio

di Alessandro Fragalà -





“Il bilancio dell’incendio che ha devastato il nostro territorio a memoria storica non ha eguali”. È così che Danilo Parasole, sindaco di San Michele di Ganzaria, commenta o, meglio, cerca le parole giuste per commentare un incendio che ha, letteralmente, devastato il territorio del comune in provincia di Catania. 

“Un raggio d’azione – spiega il sindaco – che parte dal versante Calatino, attraversa l’intera anima del bosco della Montagna Ganzaria sino ad arrivare ai costoni che conducono verso Gela e Niscemi.
L’intera area boschiva, la fauna, la flora, le recinzioni che delimitavano le zone, i rifugi per i lavoratori forestali distrutti e rasi al suolo.
Querce secolari, castagni, che le attuali generazioni anche se reimpiantate non avranno più̀ la possibilità̀ di vedere. Un territorio devastato, il paesaggio che si presenta è surreale, gli amanti della bici e del trekking non avranno più̀ la possibilità̀ di ammirare quel connubio che presentava Piano Cannelle tra natura e archeologia”. Sconforto, delusione. Sono diversi, ma certamente non piacevoli, i sentimenti che trasmettono le parole di un amministratore che si è trovato dinanzi uno scenario apocalittico. Ma è necessario andare avanti, provando a ripartire. Prima, però, è doveroso capire motivi e responsabili dell’incendio.  “Chiederemo alla Procura della Repubblica di Caltagirone – prosegue Parasole – di aprire un fascicolo per il danno subito e non demorderemo perché́ teniamo al nostro territorio e non possiamo permetterci di farci intimidire da tali crimini”.

In questi giorni non sono mancati gli attestati di solidarietà e vicinanza con San Michele e la sua gente. “Lasciano sgomenti – ha detto il deputato regionale del Mpa, Giuseppe Lombardo – le immagini dell’incendio divampato negli scorsi giorni nella Montagna Ganzaria. Più di mille ettari andati in fumo, distrutti dalle fiamme che hanno devastato gran parte dello straordinario patrimonio boschivo. Si tratta di un atto criminale che compromette seriamente l’attività degli operatori della forestale senza i quali, grazie anche alla preziosa e indispensabile collaborazione dei vigili del fuoco, l’incendio avrebbe avuto conseguenze ancora più terribili. Esprimo piena solidarietà alla comunità sanmichelese, inerme di fronte ad un incendio di siffatta portata, al Sindaco Danilo Parasole e all’intera amministrazione comunale, assicurando da parte mia un impegno preciso e mirato con le istituzioni regionali affinché si proceda in tempi celeri al risanamento dei luoghi interessati da un atto dall’inedita ferocia e crudeltà”.  Anche il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, non ha fatto mancare la sua vicinanza: “Sono vicino alla comunità di San Michele di Ganzaria, all’amministrazione che mi ha informato costantemente di ciò che stava accadendo. Purtroppo, spenti i fuochi rimane la rabbia e la tristezza, le immagini di San Michele  sono tristi come quelle di tanti altri incendi provocati troppo spesso dall’uomo in Sicilia: le pinete bruciate, così come i rifugi, a cui si aggiungono i danni alla fauna del luogo e gli effetti di questa devastazione nel futuro”. Anche i sindaci dei vicini comuni del Calatino hanno mostrato disponibilità verso San Michele, vicinanza che ha anche superato i confini italiani, se è vero che sono arrivati attestati e supporto anche dalla tedesca Giengen an der Brenz, gemellata con il comune siciliano. “Non ci fermiamo – conclude il sindaco Parasole – anche per dar valore alla macchina antincendio che merita la mia personale stima, quella dell’intera amministrazione comunale e quella della mia comunità. Le ore trascorse durante l’incendio sono state molto delicate e in diverse occasioni per gli operatori ci sono stati momenti di paura per non riuscire a ritrovare i varchi di uscita. Siamo già a lavoro per percorrere tutte le strade e assicurare alla giustizia i responsabili; per trovare soluzioni, finanziamenti e interventi per ridare alle prossime generazioni quel patrimonio boschivo che i nostri padri ci avevano consegnato e che non siamo stati in grado di salvaguardare”. 

incendio San Michele di Ganzaria planimetria