Il Catania si rivoluziona: a segno anche il colpo Peralta
Sturaro c’è, ma in arrivo c’è anche altro per il Catania: il colpo Peralta. È senza dubbio un mercato scintillante quello del Catania nella sessione invernale. Un mercato che forse supera anche le operazioni che vengono effettuate durante l’estate quando si costruiscono le squadre. E il Catania sta costruendo, anzi ricostruendo se non addirittura rivoluzionando la rosa costruita, evidentemente male, in estate. Il mea culpa è arrivato qualche tempo fa, quando Vincenzo Grella si è preso tutte le colpe, anche quelle non sue. In primis per la scelta dell’allenatore e poi per quella dei giocatori. Ed ecco spiegata la rivoluzione di gennaio che potrebbe portare a Catania ben 11 nuovi calciatori. In sostanza una squadra intera. Preso Sturaro per il centrocampo, si lavora per puntellare la difesa. In questo senso l’arrivo di Salvatore Monaco farà felice la tifoseria e gli amanti dell’amarcord rossazzurro: si perché si tratta del figlio di Gennaro Monaco, uno di quei giocatori che a Catania hanno lasciato il segno. Salvatore, come il papà è difensore, e ha acquisito grande esperienza giocando con diverse maglie tra cui Perugia, Salernitana, Padova e ultimamente a Potenza. Insieme a lui dovrebbe arrivare anche un altro difensore e rimane ancora in ballo la possibilità di uno scambio con il Benevento: Tello a Catania, Chiricò in Campania. Nel frattempo saluta anche Dubickas direzione Feralpisalò, ma saranno in tanti a lasciare Catania prima della fine delle trattative di gennaio. Tra i nuovi arrivi c’è anche Peralta che ha spiegato i motivi per cui ha scelto Catania: “È una piazza importantissima, così come la rosa che abbiamo a disposizione”. Da lui la dirigenza e in particolare Cristiano Lucarelli, che lo ha allenato a Terni, si aspettano moltissimo. Per lui, cresciuto nelle giovanili della Fiorentina, la ricetta è chiarissima: “Cerco di portare un po’ di vitalità, di freschezza in campo dato che sono un giocatore molto rapido. Lavorando vedremo di sistemare quello che non è andato bene”. Non è ancora in forma, ma contro il Brindisi ha dimostrato di saper prendere per mano la squadra. Lucarelli gli ha dato le chiavi affidandogli il ruolo di collante tra attacco e centrocampo. “È un ruolo che ho rivestito in Serie B ma posso giocare anche da esterno a destra”.