Gaetano Armao assolto dall’accusa di evasione fiscale
L’ex vicepresidente della Regione Siciliana ed ex assessore all’Economia, il prof Gaetano Armao, è stato assolto con sentenza definitiva dall’accusa di evasione fiscale.
l’illustre amministrativista ha finalmente visto passare in giudicato la sentenza emessa sei mesi fa dalla V sezione penale del Tribunale di Palermo, è stato assolto “per non avere commesso il fatto”.
La vicenda aveva avuto inizio nel 2014, un accertamento di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate pretendeva il pagamento di oltre 800 mila euro.
In primo grado, la Commissione tributaria di Palermo accolse il ricorso dell’ex assessore, definendo infondata la richiesta. Ma nel 2020 il gip dispose l’imputazione coatta, nonostante due richieste di archiviazione della Procura di Palermo, accogliendo una diversa valutazione e rinviando a giudizio Armao, allora docente universitario e componente del governo regionale.
Nel corso del procedimento penale, la Commissione tributaria regionale, in secondo grado, aveva invece ribaltato la prima decisione, ritenendo sussistente il debito. Ma la sentenza penale ha avuto l’ultima parola: il Tribunale ha stabilito che non vi fu alcun reato fiscale e che la condotta dell’imputato non era in alcun modo censurabile.
Il giudice ha ritenuto che Armao – assistito dagli avvocati Giovanni Rizzuti e Angelo Cuva – non abbia commesso alcun reato fiscale e che nulla possa contestarsi alla sua condotta da contribuente.
Peraltro, come ha sottolineato lo stesso prof. Armao, la sentenza confuta accuse mosse in sede giudiziaria, politica e mediatica e produce un effetto vincolante anche nel processo tributario, trattandosi degli stessi fatti. È il riconoscimento definitivo della sua correttezza.
Assai composta, come è nello stile della persona, la reazione: «Ho portato per dieci anni un macigno, subito accuse ingiuste ed iniziative aggressive sul piano personale. Da uomo di diritto ho risposto nell’unico modo che conosco, invocando ed ottenendo giustizia.”