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Cronaca

Evasione scoperta dalla Guardia di Finanza a Palermo. Tre misure cautelari

Due persone ai domiciliari e uno con l'obbligo di dimora. Molti di più, quelle sotto indagine

di massimilianoadelfio -





La Guardia di Finanza, ha eseguito a Palermo tre misure cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale, su richiesta della Procura. Due sono ai domiciliari e uno con obbligo di dimora. Ventiquattro, complessivamente, gli indagati per associazione per delinquere, dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture false, emissione di fatture false, occultamento e distruzione di documenti contabili, autoriciclaggio, omessa dichiarazione, indebita compensazione e omesso versamento. Disposto il sequestro di somme e beni per oltre 14 milioni di euro. Dal 2016 al 2020, sistematica l’evasione attraverso sistemi ideati da un consulente fiscale palermitano, per favorire 3 società specializzate nel commercio di materiali per l’edilizia, riconducibili ad un imprenditore di Alcamo (video nell’apposita sezione). 37 milioni di euro, il volume di false fatturazioni, con l’utilizzo di 22 società cartiere, in Sicilia, in Lombardia, Veneto e Puglia. Messe su, complesse societarie con cui le aziende utilizzatrici delle false fatturazioni, incamerati gli indebiti vantaggi fiscali, venivano prima svuotate del compendio societario, trasferito ad altre imprese neo costituite e poi poste in liquidazione e fittiziamente trasferite all’estero in Russia e Bielorussia, rendendo così difficoltosi gli accertamenti. Sistematica la distruzione e l’occultamento della documentazione contabile. Il meccanismo, abbatteva le imposte di oltre 9 milioni di euro, creando un ingente credito IVA per 2,3 milioni di euro, oggetto poi di autoriciclaggio attraverso il trasferimento in altra società riconducibile agli indagati e in buona parte già oggetto di indebita compensazione con imposte realmente dovute, e mai, cos’, versate all’Erario