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Aron è morto: il comune si costituisce parte civile

di massimilianoadelfio -





Aron non ce l’ha fatta. Nella notte tra venerdì e sabato, il pitbull legato a un palo e bruciato vivo martedì a Palermo, è morto. La LAV, la Lega Antivisisezione, lo ha annunciato sulla sua pagina Facebook appena ricevuta la notizia: “Il suo corpo non ha retto sebbene lui abbia lottato fino alla fine dopo che era stato legato con una catena ad un palo e dato alle fiamme”. Aron, aveva ustioni su oltre l’80% del corpo e gravi danni agli organi interni. A infliggere le sofferenze, un uomo senza fissa dimora, fermato dai carabinieri che lo hanno salvato da un linciaggio. “Non mancheremo di ricordare questo e gli altri casi perché si approvino le proposte di legge per inasprire le pene e rendere piu’ efficaci le norme per i reati contro gli animali”, ha scritto la LAV. Intanto il comune di Palermo, si costituirà parte civile. “La speranza si e’ spenta con la morte di Aron. Non ci sono parole per descrivere un gesto folle se non esprimere la piena condanna e l’assoluta intollerabilità verso qualsiasi maltrattamento nei confronti di un animale. Per tali ragioni, il comune e’ pronto a costituirsi parte civile”, ha scritto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. Che ha anche ringraziato attivisti e associazioni: “Oggi la sensibilità nei confronti degli animali è diversa rispetto al passato e voglio sottolineare l’impegno di chi si è prodigato per soccorrere e curare Aron, esempi da tenere a mente anche da parte delle istituzioni”.
“Ora vogliamo giustizia, la pena per chi uccide un animale va dai due mesi ai due anni. Troppo lieve”.
Così Viviana Raja, consigliere DC al comune di Palermo.