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Attualità

Polizzi Generosa, presentazione del libro di Rosa Laplena “I beni confiscati alla criminalità organizzata”

di Gabriele Bonafede -





Si parlerà di beni confiscati alla criminalità organizzata, venerdì 9 agosto, con Rosa Laplena, autrice dell’omonimo libro edito da Mediter Italia. La presentazione a Polizzi Generosa, negli spazi di “Entroterra”, l’Emporio Biologico di Verbumcaudo, la cooperativa che gestisce l’ex feudo di Michele Greco

È in programma alle 18.30 di venerdì 9 agosto nei locali di “Entroterra”, l’emporio biologico di Verbumcaudo, in via Giuseppe Garibaldi 42, a Polizzi Generosa la presentazione del libro di Rosa Laplena “I beni confiscati alla criminalità organizzata. Quale incidenza nelle politiche pubbliche di coesione territoriale e di sviluppo locale” (Mediter Italia edizioni). L’esperienza di Verbumcaudo e dei benefici che ha portato e continua a portare alla comunità e al territorio farà da traino a un evento su un testo che sta facendo scuola, impreziosito dalla prefazione del giudice Giuseppe Di Lello, componente del Pool Antimafia.

Un’occasione per parlare non solo di questa esperienza, ma anche per approfondire un tema trattato attraverso l’esperienza professionale dell’autrice, Rosa Laplena, che da oltre 23 anni si occupa di beni confiscati e ci offre così un testo analitico dal punto di vista dei dati. Il saggio non si limita tuttavia alla sola parte analitica, ma propone politiche di governance da adottare per gestire al meglio l’enorme patrimonio di beni confiscati nel nostro Paese alla criminalità organizzata.

A portare i saluti saranno: Gandolfo Librizzi, sindaco di Polizzi Generosa e presidente del Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo, insieme a Luca Li Vecchi, presidente della cooperativa sociale Verbumcaudo.

Interverranno: Cesare Arangio, presidente di Confcooperative Sicilia – Palermo; Enza Pisa, della segreteria generale Flai Cgil Palermo; Giuseppe Salvaggio, presidente diocesano dell’Azione Cattolica Italiana – Diocesi di Cefalù. Sarà presente l’autrice.

La giornalista Gilda Sciortino che modererà l’incontro: “Il saggio di Rosa Laplena ha il pregio di valorizzare quanto di buono si è fatto e di fare proposte. Non è semplicemente un volume che analizza e critica, ma che propone soluzioni grazie alla grande esperienza sul campo dell’autrice.”

Non a caso, il titolo completo è “I beni confiscati alla criminalità organizzata. Dalla legge Rognoni La Torre ad oggi. Storia, applicazione della normativa, incidenza nelle politiche pubbliche di coesione territoriale e di sviluppo locale.”

Il saggio si conclude con un capitolo dedicato a una serie di misure, o raccomandazioni, “alcune delle quali – si legge nel capitolo 5 del volume di 120 pagine – già presenti nel dibattito che si è sviluppato in questi anni tra i soggetti che si sono occupati del tema e che, se opportunamente recepite possono contribuire allo sviluppo di politiche pubbliche che assicurino un proficuo utilizzo del bene confiscato…”.

Le proposte dell’autrice sono presentate in quindici punti sintetici ed esaustivi allo stesso tempo. Sette riguardano il quadro procedurale e di attuazione della normativa esistente, al fine di migliorare la rapidità e l’efficienza dell’assegnazione dei beni, possibilmente in maniera concertata e partecipata. Le altre otto raccomandazioni riguardano la gestione delle aziende confiscate per “garantire una gestione accurata prima della destinazione per mantenerle produttive e salvaguardare i livelli occupazionali”.

Molto importanti le conclusioni dell’autrice, alla fine del saggio nelle quali si legge, tra l’altro una frase chiave e sostanziale: “Con questo lavoro di ricerca e analisi dei dati si è cercato di dimostrare – scrive  Rosa Laplena nelle conclusioni – che la confisca, se eseguita correttamente, può avere successo nella lotta contro la mafia e che il riutilizzo del patrimonio confiscato, in sinergia con tutte le forze interessate, può svolgere un ruolo tutt’altro che marginale nello sviluppo socio-economico dei territori interessati”.

L’autrice conclude il proprio saggio con un messaggio importante a proposito dell’immensa esperienza legislativa, normativa e di attuazione che ha accumulato la Repubblica Italiana in materia: “Questo importante patrimonio normativo sulla tematica della confisca, a cui vanno sommate le esperienze di best practice sul riuso sociale e produttivo dei beni confiscati, può mettere il nostro Paese nelle condizioni di fare da apripista in un contesto mondiale non solo sul piano legislativo, ma anche nella gestione imprenditoriale e nella promozione sociale.”