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Tram Palermo, Comune approva variante II Fase, ora atti di gara

di Dario Di Gesù -





Approvata ieri a maggioranza dal Consiglio Comunale presieduto da Giulio Tantillo la delibera, proposta dall’assessore alla Mobilità sostenibile Maurizio Carta, che approva il progetto in variante della II fase del Sistema Tram Palermo, consentendo quindi di procedere rapidamente ai successivi e urgenti atti di gara.

In funzione delle risorse disponibili, il Consiglio Comunale ha anche definito le priorità di esecuzione in modo che la rete tranviaria serva i grandi quartieri periferici sia per connetterli con le aree centrali dei servizi sia per renderli potenzialmente attrattivi per la localizzazione di nuove funzioni rigenerative e considerata. Pertanto, si privilegerà una porzione della Tratta E che permette il collegamento tra il centro città e lo ZEN e la Tratta D che connette Bonagia alla Stazione Centrale. In particolare per questa tratta sarà cruciale la realizzazione di un quarto ponte sul Fiume Oreto sia per distribuire meglio i flussi sia per aumentare i profili di sicurezza della città in caso di eventi emergenziali.

La realizzazione delle nuove linee di tram a Palermo, senza barriere e catenarie, è parte di una diversa idea di città non solo perché si renderanno più equamente accessibili i quartieri periferici, ma anche perché lungo queste linee di mobilità sostenibile si potranno localizzare i nuovi grandi servizi di cui Palermo ha bisogno, senza congestionare i quartieri dove saranno realizzati, rendendoli anzi più attrattivi.

La Delibera, quindi, approva 15 piccole varianti urbanistiche necessarie per il passaggio delle linee tranviarie e dà mandato agli Uffici di procedere alla gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori (per un totale di € 730 milioni, di cui disponibili € 504 milioni), secondo le procedure dell’appalto integrato, e in funzione delle risorse disponibili. Le tratte approvate sono:

TRATTA “D”: prolungamento della linea 3 esistente per km 9,375 (A/R), secondo l’attuale schema (singolo binario per ogni carreggiata), dalla Stazione FF.SS. Orlèans a Bonagia.

TRATTA “E”: prolungamento della linea 1 esistente per Km 20,835(A/R), da Viale Croce Rossa alla località Balneare di Mondello.

TRATTA “F”: prolungamento della linea 1 esistente per Km 9,380 (A/R), dalla Via Duca della Verdura alla Stazione FF.SS. Centrale. 

TRATTA “G”: prolungamento della linea 1 esistente per Km 5,520 (A/R), sino alla Borgata Marinara di Sferracavallo. 

“Ringrazio tutto il Consiglio Comunale di Palermo – dichiara l’Assessore Carta – che, dopo un accurato, proficuo e condiviso lavoro di approfondimento e revisione in seno alla II Commissione consiliare “urbanistica e mobilità”, ha approvato questa importantissima variante urbanistica che permetterà di estendere e rendere pienamente efficiente la rete tranviaria di Palermo per offrire un ampio ed efficace trasporto pubblico locale di massa che consenta di ridurre il traffico veicolare privato e restituire spazio alla vivibilità delle persone. 

Voglio sottolineare che la delibera, con ampia condivisione, stabilisce e prescrive all’appaltatore che insieme ai lavori ferroviari vengano realizzate tutte le opere di rigenerazione urbana connesse in modo che il tram a Palermo non solo trasporti meglio le persone ma porti migliore qualità dello spazio pubblico attraversato, realizzando ciclovie, nuovi marciapiedi, e soprattutto aumentando le aree vegetali e le alberature nell’ambito di un vero e proprio progetto di rigenerazione climatica”.

“Il completamento della rete del trasporto pubblico di massa su ferro – dichiarano il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore Maurizio Carta – è una priorità di questa amministrazione, perché solo così si potrà offrire ai cittadini una reale alternativa ecologica ed efficiente all’uso dell’auto privata e consentire di connettere meglio tutti i quartieri della città, soprattutto quelli con il maggior numero di attività attrattive. 

Dal nostro insediamento abbiamo lavorato con gli uffici, con la Regione Siciliana e con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per aumentare la dotazione finanziaria necessaria al completamento della rete del tram a Palermo, per rimodulare i tempi di esecuzione dei lavori in modo da non perdere i finanziamenti già ottenuti e per risolvere le criticità che abbiamo riscontrato nel progetto complessivo e nelle impostazioni urbanistiche delle singole tratte. Continueremo l’azione per il reperimento di tutte le risorse necessarie al completamento del sistema tranviario.”

L’Amministrazione Lagalla prosegue sulla linea tracciata dalla precedente amministrazione in tema di trasporto pubblico di massa.

«Con questa deliberazione si avvia e si consolida il progetto del Tram a Palermo come scelta strutturale del sistema di trasporto pubblico di massa. Si conferma la strategia di collegamento delle aree e dei quartieri periferici al centro della città, consentendo ai cittadini ed alle cittadine la possibilità di potere spostarsi velocemente e potere fruire la città secondo le loro specifiche esigenze». Lo affermano con una nota congiunta i consiglieri comunali – di opposizione alla Giunta Lagalla – Franco Miceli; Gruppo PD: Rosario Arcoleo, Mariangela Di Gangi, Teresa Piccione, Fabio Teresi; Gruppo 5 Stelle: Antonino Randazzo Concetta Amella, Giuseppe Miceli; Gruppo AVS: Fabio Giambrone, Alberto Mangano; Gruppo Misto: Massimo Giaconia.

«Il progetto di TRAM la chiusura dell’anello per il metro-treno e il passante ferroviario – riporta la nota -, costituiscono un efficiente sistema integrato che potrà cogliere l’obiettivo della drastica riduzione dei veicoli privati in favore del trasporto pubblico, aumentando considerevolmente la qualità della vita delle persone. L’Amministrazione attiva dovrà impegnarsi per ottenere la restante parte del finanziamento pari a 349 milioni da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che consentiranno di realizzare le linee D, E1, E2 ed F.

In particolare, la linea D, che deve ancora acquisire l’autorizzazione ambientale, ha una forte valenza strategica e diviene prioritaria poiché in essa è compreso il ponte di attraversamento del fiume Oreto che consentirebbe un notevole miglioramento della mobilità, essendo in prossimità di una delle porte di entrata ed uscita dalla città in direzione Sud – Sud Ovest, ed allo stesso tempo darebbe supporto, sotto il profilo della sicurezza, all’attività di protezione civile nel caso di eventi emergenziali.

La realizzazione delle linee del Tram a Palermo, inoltre, deve proseguire in sintonia e correlazione con gli interventi, compresi nel progetto originario vincitore del concorso internazionale di progettazione, che costituiscono concrete azioni di rigenerazione urbana sostenibile lungo i tracciati delle linee del Tram. In buona sostanza siamo dell’avviso che il sistema infrastrutturale di trasporto pubblico, nelle sue diverse articolazioni, deve essere l’occasione per ripensare e migliorare la qualità degli spazi pubblici con particolare riferimento al sistema del verde che deve essere ulteriormente qualificato e potenziato, e per riorganizzare il sistema funzionale dell’intera città.

La scelta ormai consolidata del Tram richiede di evitare la realizzazione di infrastrutture come la cosiddetta Pedemontana, ancora una volta riproposta dal Governo regionale, un intervento questo che avrebbe un grave impatto sull’ambiente, sull’assetto paesaggistico, idrogeologico e geomorfologico della città arrecando più danni che vantaggi. I circa tre miliardi di costo della pedemontana potrebbero, invece, essere utilizzati proficuamente per completare la circonvallazione e collegare fisicamente meglio le varie parti della città.

In ultimo rimarchiamo ancora una volta che sulle scelte strategiche che riguardano il futuro della città, la maggioranza è presente in Consiglio a ranghi ridotti dimostrando, ancora una volta, un atteggiamento irresponsabile. Come accaduto ormai molte volte l’approvazione della delibera sulle varianti tecniche al tram è stata possibile grazie alla presenza delle forze di opposizione che hanno dimostrato di sapere difendere sempre gli interessi della città».

Dichiarazione consiglieri di opposizione contro l’approvazione delle varianti del sistema tram a Palermo.

«Il voto a questa delibera comportava la legittimazione di un percorso che invece merita solo sonora e convinta bocciatura: una decisione – dichiarano Giulia Argiroffi, Ugo Forello e Carmelo Miceli – imposta alla città senza alcuna preliminare valutazione scientifica e pianificatoria, che ha condannato la città a un sistema non sostenibile, nè per l’ambiente, né economicamente e soprattutto incapace di risolvere i problemi di trasporto pubblico che condannano da sempre palermo al caos. 150 mln impegnati e 510 in bilico in attesa di proroga , di cui 140 già spesi, che restituirebbero, nel migliore degli scenari, un sistema monco, oltre che insufficiente di base, quando con molto meno per la spesa pubblica si sarebbe potuto realizzare la MAL, che avrebbe invece risolto definitivamente la mobilità cittadina, in maniera sostenibile e con costi di gestione alla portata di Palermo. Oggi che la situazione è compromessa, ciò che l’amministrazione Lagalla sta facendo con questa delibera è provare a mettere una pezza che rischia di essere peggio del buco. Visti i ritardi accumulati, se il Governo nazionale non dovesse accordare la proroga nella rendicontazione della spesa, non soltanto l’opera dovrà essere limitata, al più, alla realizzazione delle sole linea C e B (e anche sulla B si nutrono dubbi di fattibilità economica) delle 7 previste, ma le somme già spese per l’acquisto delle vetture 140 mln di euro, passerebbero a totale carico del Comune di Palermo, che a quel punto richiederebbe la bancarotta.»