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Tentativo di furto al porto di Catania: tre persone arrestate

di Alessandro Fragalà -





di ALESSANDRO FRAGALA’- Tentativo di furto al porto di Catania: tre persone arrestate

Tre uomini catanesi, di 49, 50 e 69 anni, sono stati arrestati in flagranza di reato dalla Polizia di Frontiera di Catania per furto aggravato in concorso. Gli agenti, durante un servizio di controllo nel porto, precisamente nella zona dei “silos” hanno notato un’auto sospetta con tre persone a bordo vicino a dei semirimorchi carichi di merci. A quel punto hanno osservato l’autovettura con le tre persone, entrare all’interno di uno slargo per poi uscire poco dopo soltanto con il conducente, con indosso un giubbotto fluorescente ad alta visibilità, che si posizionava sul ciglio della strada, in modo tale da osservare il transito degli altri veicoli come in posizione di “vedetta”. Gli agenti insospettiti hanno effettuato il controllo dell’uomo che non ha saputo fornire valide spiegazioni rispetto alla sua presenza in quel luogo. Nello stesso tempo gli operatori hanno notato che gli altri due erano posizionati a ridosso del portellone posteriore di un semirimorchio, intenti a prelevare dal suo interno diversi colli di cartone, dei quali circa una ventina, contenenti merci varie, sono stati ritrovati successivamente sul selciato. I due, alla vista dei poliziotti, sono entrati all’interno di un cortiletto, per poi darsi alla fuga, indirizzandosi verso l’uscita del porto, con l’ausilio di un furgone parcheggiato nelle vicinanze, risultato poi essere a noleggio e riportante una targa contraffatta. A quel punto i soggetti sono stati bloccati, identificati e sottoposti a controllo. Uno di loro ha cercato di nascondere un flex a batteria utilizzato per tranciare la catena di un cancelletto, dove sono stati trovati altri colli di cartone. La refurtiva del furto, del valore complessivo di circa 2mila euro, è stata restituita al proprietario del semirimorchio. I tre arrestati, con numerosi precedenti penali, sono stati posti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Per uno di loro è stata sospesa anche l’erogazione del reddito di cittadinanza.