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Cronaca

Strage di Altavilla, i vicini: “Misteri attorno alla coppia”

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di Marco Gullà- Strage di Altavilla, i vicini: “Misteri attorno alla coppia”

Li hanno torturati per giorni, fino ad ucciderli.
Una mattanza iniziata probabilmente tra mercoledì e giovedì di una settimana fa e culminata con l’assassinio della moglie e dei due fratelli. Altavilla Milicia è ancora sotto choc per quanto accaduto ad Antonella Salamone e i due figli di 5 e 16 anni. Giovanni Barreca e la coppia di amici Massimo Carandente e Sabrina Fina, avrebbero iniziato il macabro rito esoterico da diversi giorni. Poi dopo, sarebbero iniziate anche le torture.
I fratellini sarebbero stati contusi anche con le catene e i ferri da camino, oggetti che sono stati sequestrati dai carabinieri. Diversi segni di bruciature sarebbero stati infatti trovati sui corpi dei due fratellini.
Antonella Salamone, invece, sarebbe stata uccisa, fatta a pezzi, e poi bruciata. I resti della donna sono stati poi coperti con delle pietre e sterpaglie nel giardino esterno della villa. Dettagli macabri, da film horror. I tre sospettati erano ossessionati da Satana, in preda a deliri mistici, invasati. Frequentavano la stessa comunità evangelica da cui si sono distaccati per organizzare un gruppo di preghiera autonomo.
Da alcuni giorni la coppia si era trasferita a vivere nella villetta dell’orrore, ad Altavilla Milicia, con l’obiettivo di scacciare i demoni. Sarebbe stato Barreca, che avvertiva la presenza del demonio, a rivolgersi a loro come se fossero degli esorcisti. E quindi è iniziato tutto.
Nessuno in zona, ad Altavilla, aveva notizie del muratore. I figli non sono andati a scuola per una settimana ma alla telefonata dei professori avevano detto: “Stiamo male, abbiamo la febbre e per adesso non possiamo venire”. Chissà perché non hanno chiesto aiuto, probabilmente non avevano ancora capito a cosa stavano andando incontro.
Intanto a Sferracavallo, borgata marinara a nord di Palermo, dove la coppia complice di Barreca viveva, i residenti dicono: “Li conoscevamo ma erano molto riservati.
C’era un rapporto cordiale, sapevamo che erano evangelisti ma non abbiamo mai saputo se c’erano momenti di preghiera in casa – racconta una vicina di casa dei due – li vedevamo uscire ma non abbiamo mai parlato di nulla. Sappiamo che lei era stata adottata e che da piccola aveva subito delle violenze, ma poi c’era molto mistero su questa coppia”.
Gli inquirenti lavorano incessantemente per ricostruire il puzzle dell’orrore. Giorni terribili che ha vissuto anche la figlia 17enne di Barreca, risparmiata dalla violenza del padre e della coppia di amici. Per il procuratore per i minorenni di Palermo Claudia Caramanna la ragazza è parte offesa ed è salva per miracolo.
Sarà lei con le sue testimonianze a fare luce su quanto accaduto. E soprattutto capire perché è stata risparmiata dal padre e dalla coppia. Stando alle indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, la ragazza – secondo il padre – non aveva bisogno di essere “purificata” e quindi per questo risparmiata. “Entrambi i miei assistiti gridano la loro innocenza, sono distrutti e provati, li ho sentiti per mezz’ora ciascuno — dice l’avvocato della coppia— ho già iniziato le mie indagini difensive per accertare come sono andati i fatti. Però non parlate di riti satanici, non si discute assolutamente di questa cosa. I miei assistiti sono distrutti, ma tengono a ribadire che loro non hanno fatto nulla”.
Non ha ancora parlato invece il legale di Barreca, nominato proprio nella giornata di ieri. L’avvocato sta studiando le carte e prossimamente rilascerà delle dichiarazioni. È stata fissata per oggi, intanto, davanti al gip di Termini Imerese, l’udienza di convalida dei fermi dei tre. A tutti la procura di Termini Imerese, guidata da Ambrogio Cartosio, contesta il reato di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. Secondo i primi sviluppi delle indagini dei carabinieri Barreca, Carandante e Fina si sarebbero conosciuti in una chiesa evangelica. Sono state fissate invece per sabato le autopsie sui resti di Antonella Salamone e su corpi dei figli, Kevin ed Emanuel. Gli accertamenti medico-legali dovrebbero chiarire le date esatte dei delitti e la causa della morte.