Schifani: rimpasto dopo voto europee non cambierà equilibri giunta
L’assetto del governo regionale dopo le consultazioni europee. L’elezione all’europarlamento di assessori della giunta regionale non cambierà gli equilibri politici definiti dalle amministrative del 2022, assicura il presidente Renato Schifani.
Il governatore della Sicilia ribadisce il suo commento soddisfatto sull’esito delle elezioni europee: “Risultato storico per Forza Italia, il mio governo esce rafforzato”.
L’aspettativa di un rimpasto era naturale prima del voto, con ben quattro assessori (Amata, Falcone, Tamajo, Turano) candidati alle europee e uno da sostituire (Luca Sammartino, vicepresidente della Regione). Il 26 giugno il tribunale del riesame esaminerà il ricorso di Sammartino contro l’interdizione dai pubblici uffici, provvedimento in seguito al quale si era dimesso dalla giunta lo scorso aprile.
Se Forza Italia festeggia il 23,73% dei voti che la indicano come prima forza politica in Sicilia, il capogruppo all’Ars dei FdI Giorgio Assenza, ha polemicamente tenuto a puntualizzare: “Il nostro partito è quello più votato, considerato che la lista di Forza Italia è un contenitore anche di decine di migliaia di consensi provenienti da Mpa, Noi Moderati e Dc”.
Saverio Romano (coordinatore di Noi Moderati) ha infatti rivendicato il quarto posto di Massimo Dell’Utri come parte importante del successo della lista con FI. Il “patto federativo” della DC di Cuffaro con NM che ha sostenuto Dell’Utri ha avuto successo, tranne “l’incidente” nella provincia di Ragusa, dove l’onorevole DC Ignazio Abbate pare abbia sostenuto invece solo il forzista Edy Tamajo, che ha incassato 6707 preferenze. L’Mpa di Lombardo ha puntato su Caterina Chinnici, giunta terza alle spalle di Marco Falcone, prima dei non eletti in FI. L’elezione di Falcone allo scranno europeo comporta l’ingresso all’Ars di Salvo Tomarchio.
Il più votato in Sicilia, Edy Tamajo (121.204 preferenze), potrebbe non andare a Bruxelles: nel quadro dei nuovi e futuri equilibri in FI, il leader Tajani potrebbe chiedergli di rinunciare, consentendo all’europarlamentare uscente Caterina Chinnici di subentrare.
Sono diversi i posti in giunta coinvolti nelle ipotesi di prossimo rimpasto. A partire da Marco Falcone, che ha già confermato di volere entrare nell’Europarlamento. C’è poi il dimissionario Luca Sammartino. Elena Pagana, moglie di Ruggero Razza appena eletto. Si parla poi di Nuccia Albano e Giovanna Volo. In forse anche Francesco Scarpinato.
Stando alle dichiarazioni di Renato Schifani, mantenendo gli attuali equilibri tra la coalizione di governo, un’ipotesi di avvicendamento potrebbe essere nella DC, di Ignazio Abbate con Nuccia Albano alla Famiglia e Politiche sociali; in casa FI, Giovanna Volo con Caterina Chinnici (se Tamajo optasse per Bruxelles) alla Salute e Marco Falcone con Nicola D’Agostino all’Economia; per FdI, Elena Pagana con Giusy Savarino al Territorio e ambiente; la Lega potrebbe sostituire Luca Sammartino con Annalisa Tardino all’Agricoltura. Non è certo chi potrebbe eventualmente andare al posto di Scarpinato ai Beni Culturali e se il neo deputato Ars Salvo Tomarchio ha i numeri per lo scranno in giunta regionale.
Se queste elezioni hanno rafforzato la coalizione, pare però non ci faranno mancare l’emozione di numerosi cambiamenti.