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Sanità. Ortopedia ospedale di Sciacca chiusa da un mese. Disagi dei cittadini ma anche dei turisti

di Francesca Gallo -





Si fa sempre più critica la situazione a carico dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, dove dallo scorso 3 luglio l’Unità Operativa di Ortopedia è chiusa per mancanza di medici.

Il provvedimento, assunto dai vertici aziendali dell’ASP di Agrigento, è stato conseguenziale al venir meno della convenzione stipulata a fine 2023 con il Civico di Palermo che garantiva, tramite una sua équipe di chirurghi ortopedici, le sedute operatorie presso il presidio ospedaliero saccense. La convenzione è scaduta lo scorso 30 giugno e le urgenze, ma anche gli stessi interventi programmati, sono stati dirottati al San Giovanni di Dio di Agrigento. 

Una vicenda quella del reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Sciacca che si trascina da mesi, in un alternarsi di chiusure degli accessi ai pazienti, per l’annosa carenza di personale medico. Per tamponare il disservizio e garantire quantomeno l’assistenza post-operatoria dei degenti e le prestazioni ambulatoriali erano stati chiamati due medici in pensione, ritornati in servizio in regime di rapporto libero professionale. Contratti che i vertici aziendali dell’Asp di Agrigento hanno, però, provveduto a rescindere, perché ritenuti troppo onerosi. 

Solo qualche giorno fa, ad un mese dalla chiusura del reparto, con apposita nota il direttore generale dell’Asp di Agrigento, Giuseppe Capodieci, è tornato a ribadire le sue attenzioni per l’ortopedia dell’ospedale di Sciacca per la quale la Direzione Aziendale sta predisponendo – ha dichiarato in una nota stampa – ogni azione utile al ripristino della piena funzionalità del reparto, elencando tutta una serie di provvedimenti per il progressivo superamento delle criticità emerse. Tra le azioni in itinere ci sarebbe l’attivazione di una convenzione con l’ospedale ‘Buccheri La Ferla’ di Palermo, finalizzata a garantire l’esecuzione di sedute operatorie, e l’affidamento di un incarico di alta professionalità, ai sensi dell’articolo 15 septies del decreto legislativo 502/92, per il reclutamento di uno specialista ortopedico.

”In una logica di collaborazione interistituzionale – evidenzia  il direttore Capodieci –  abbiamo raggiunto delle intese con altre aziende sanitarie della regione che verranno formalizzate a breve. E per assicurare la continuità assistenziale nel post-operatorio – aggiunge – stiamo perfezionando l’iter per il reperimento di nuovo personale dopo aver completato, appena lo scorso 16 luglio, una selezione concorsuale con la quale avvieremo nuovi specializzandi all’iter di formazione in convenzione con diverse università siciliane”.

A detta del manager sarebbe in dirittura d’arrivo anche l’assunzione di tre medici ortopedici argentini che potrebbero prendere servizio nel periodo estivo.

Di fatto si è già in piena estate e l’assistenza territoriale erogata dall’Ospedale di Sciacca continua a far acqua da tutte le parti, negando il diritto alla salute ad un vasto bacino di utenza. Un presidio sanitario abbastanza attivo che in estate è punto di riferimento anche di una vasta utenza turistica.

Le criticità del Giovanni Paolo II, la carenza di medici e l’inadeguatezza dei reparti di ortopedia degli Ospedali di Agrigento, Licata e Sciacca, con particolare riferimento ai 22 posti di dirigente medico previsti, di cui solamente sei quelli ricoperti da personale di ruolo (due con contratto part-time e altri due posti con contratti a tempo determinato) sono già finite sul tavolo dell’assessorato regionale della salute. A ciò si aggiunge che dei tre posti di primario ne sono ricoperti soltanto due, uno dei quali, il dottor Giuseppe Tulumello, risulta essere stato trasferito dalle corsie di Sciacca, per cui aveva vinto il concorso, all’Ospedale di Agrigento, fatto che ha determinato un’interruzione di pubblico servizio – come denunciato dai Comitati civici – con la conseguenza che oggi le attività chirurgiche di ortopedia risultano centralizzate presso una sola struttura ospedaliera, individuata nell’Ospedale di Agrigento. 

Tutto questo è molto grave – dichiara l’onorevole Michele Catanzaro del gruppo parlamentare all’Ars del Pd, primo firmatario di un’interrogazione al Presidente della Regione Siciliana ed all’Assessore regionale alla salute, per chiedere chiarimenti in merito alla chiusura della U.O.C. Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca.

E oggi a scendere in campo è la onlus “Orazio Capurro-Amore per la vita” di Sciacca, il cui presidente Alessandro Capurro lancia un appello ai sindaci del comprensorio affinchè assumano una forte iniziativa, promuovendo una raccolta di firme su una proposta che punti al rilancio del Giovanni Paolo II in vista della redazione del nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in Sicilia.