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Agrigento

Mafia, al Comune di Realmonte terreni e immobile confiscati ai boss

di Redazione -





Consegnati  nell’Agrigentino al Comune di Realmonte beni confiscati alla mafia. Si tratta di terreni ed una abitazione in località Monterosso, dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc). Il comune aveva deliberato la manifestazione d’interesse per l’acquisizione e l’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata nel territorio di Realmonte, nello scorso mese di luglio. Il sindaco di Realmonte, Sabrina Lattuca, ha manifestato l’interesse, durante l’incontro svolto presso la Prefettura di Palermo alla presenza del Sottosegretario di Stato, Wanda Ferro, di Maria Carolina Varchi, del Direttore dell’Agenzia, Prefetto Bruno Corda, dei Prefetti di Palermo, Massimo Mariani, e Agrigento, Filippo Romano, del Capo di Gabinetto della Prefettura di Trapani, Luciano Zanta Platomone, con la partecipazione dei vertici della magistratura e delle Forze dell’Ordine. L’Agenzia, che continua a condurre il ciclo di conferenze di servizi per raccogliere le manifestazioni di interesse, da parte degli enti territoriali e delle amministrazioni dello Stato, ha consegnato i beni al Comune di Realmonte. Il Dirigente, Cosimo Antonica, sempre vicino alle amministrazioni comunali unitamente alla prefettura di Agrigento, ha dichiarato:

“Sono grato al sindaco, per la sensibilità istituzionale dimostrata nell’acquisizione di ulteriori immobili confiscati, presenti nel proprio territorio, rendendosi pienamente partecipe alla strategia di valorizzazione condivisa con l’ANBSC, finalizzata ad una riutilizzazione sociale e legale, a vantaggio della collettività comunale, in una provincia ad alto indice di rischio”.

“Ringrazio Cosimo Antonica e la Prefettura di Agrigento – dichiara il sindaco Sabrina Lattuca – per la disponibilità, professionalità e l’impegno profusi, al fine di mettere in campo strategie per la riutilizzazione sociale e legale dei beni acquisiti. Ciò, con lo scopo di dare un segnale preciso di legalità e bellezza. Monito per le nuove generazioni e segno inconfutabile della presenza dello Stato. Realmonte c’è”.