Rap, i sindacati denunciano marcia indietro sulle assunzioni
I sindacalisti di Cgil, Uil e Fiadel hanno sollevato un’obiezione riguardo alle modalità di assunzione presso la Rap (Risorse Ambiente Palermo), denunciando che le assunzioni potrebbero essere limitate esclusivamente a contratti a tempo determinato.
Questo è emerso al termine di una riunione con il direttore Massimo Collesano, focalizzata principalmente sugli ingressi di 46 nuovi autisti e della prima parte dei 306 operatori ecologici. Sebbene i concorsi siano in fase avanzata, con la prima procedura conclusa e la seconda in procinto di svolgersi, l’intenzione iniziale era di offrire contratti a tempo indeterminato ai futuri dipendenti della Rap.
Tuttavia, sembra che in una riunione della Giunta sia stata approvata una delibera che consente assunzioni solo a tempo determinato, ritardando di fatto l’ingresso dei nuovi autisti. Queste risorse sono cruciali per avviare la seconda fase della raccolta differenziata nella zona Nord di Palermo.
I sindacati esprimono pertanto preoccupazione, sottolineando che ciò potrebbe compromettere il futuro dell’azienda. Il Comune precisa che questa delibera è solo temporanea, in attesa dell’approvazione di documenti preliminari come il piano di risanamento e la delibera sul Pef Tari.
In seguito, si procederà alla stabilizzazione dei dipendenti con contratti a tempo indeterminato. La delibera è stata approvata durante l’ultima riunione di Giunta del 5 aprile, che autorizza l’assunzione di autisti, operatori ecologici e dirigenti, ma solo con contratti a tempo determinato.
L’assessore all’Ambiente, Pietro Alongi, conferma che si tratta di una misura transitoria necessaria per garantire la continuità delle operazioni aziendali, in attesa dell’approvazione dei documenti richiesti. Le organizzazioni sindacali si sono mostrate disponibili a prolungare i progetti di produttività, che sono direttamente correlati alla carenza di personale.
In sintesi, nonostante le proteste sindacali, l’approvazione delle assunzioni a tempo determinato sembra essere una misura temporanea, con l’intenzione di stabilizzare i dipendenti in futuro una volta completati i passaggi burocratici necessari.
