Palermo, Parco Cassarà chiuso da 10 anni, diffida M5s a sindaco Lagalla
Una diffida al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, per denunciare il mancato rispetto delle tempistiche di legge nell’iter per la riapertura del Parco Cassara’, chiuso da oltre dieci anni.
A presentarla sono il deputato regionale siciliano del Movimento 5 Stelle Adriano Varrica, insieme ai consiglieri comunali di Palermo Antonino Randazzo, Giuseppe Miceli e Concetta Amella e al consigliere di IV Circoscrizione Mirko Dentici. Il polmone verde palermitano è inibito al pubblico dal 16 aprile del 2014, quando venne sequestrato dalla magistratura per la presenza di materiali potenzialmente nocivi. “Ad aprile – spiega Varrica – il dipartimento regionale competente ha approvato il piano di caratterizzazione per il Parco Cassara’, passaggio a seguito del quale, come previsto dalla legge, il Comune di Palermo avrebbe dovuto presentare entro sei mesi i risultati delle analisi integrative necessarie per procedere con l’iter della riapertura dell’area”.
“Oggi, sette mesi dopo, nulla è stato trasmesso alla Regione – aggiunge – e questo blocca qualsiasi possibilità di riapertura, anche solo delle aree il cui livello di contaminazione è nullo o non rilevante. Ho convocato diverse volte la IV commissione all’Ars in questi anni sulla riapertura del Parco, l’ultima volta lo scorso luglio. Abbiamo aspettato con fiducia il decorrere dei termini ma non vedendo passi in avanti siamo stati costretti a trasmettere al sindaco Lagalla una nota di diffida a intervenire per rispettare la normativa e sbloccare l’iter”. I consiglieri comunali Randazzo, Miceli, Amella e il consigliere di circoscrizione Dentici esprimono “forte preoccupazione”, sottolineando l’impatto sociale di questo ritardo. “Il Parco Cassarà – concludono – è chiuso da troppo tempo. Il ritardo accumulato dall’amministrazione comunale rappresenta un grave danno per uno dei polmoni verdi più importanti della città. Non possiamo accettare ulteriori rinvii o mancanze di responsabilità”.