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Cronaca

Palermo, emergenza abitativa. Di Gangi: “Da Giunta Lagalla toni inopportuni. Trovare soluzioni durature”

di Redazione -





Mariangela Di Gangi, consigliere comunale del Partito Democratico, critica come inopportuni i toni trionfalistici per la soluzione temporanea con cui si provvederà a liquidare le domande arretrate per l’emergenza abitativa.

Nel 2024 sono state liquidate finora 115 istanze per 382.686,64 euro. Si attende di potere procedere a liquidare 130 istanze per le quali sono necessari 450.000 euro, ed altre 120 istanze  per cui occorrono 500.000 euro, presumibilmente a valere sul fondo Pon Metro Plus.

“Capisco che ogni volta che si fa qualcosa, per quanto ovvia o scontata sia, occorra comunicarla. Sul tema dell’emergenza abitativa, però, l’Amministrazione Lagalla sta un po’ esagerando con toni trionfalistici che non rappresentano la realtà dei fatti. 

L’annuncio sulla disponibilità di ulteriori 500 mila euro omette un’informazione essenziale: questi soldi, esattamente come la variazione di bilancio con cui si aggiungeranno gli altri 450 mila euro quando il Consiglio comunale la approverà, coprono il passato, cioè tutte le domande presentate finora. Nulla sarà invece disponibile per le famiglie che presenteranno la richiesta successivamente. Questo è emerso da un accesso agli atti da me fatto nelle scorse settimane, insieme all’importante dato che “dall’Agenzia per l’inclusione arrivano da due a cinque nuove richieste al giorno”. Anche per rispetto verso le famiglie in condizione di necessità, sarebbe bene che l’Amministrazione tenesse toni più pacati, sapendo che altre soluzioni andranno cercate e che saranno lunghe e faticose. Si lavori piuttosto, coinvolgendo il Consiglio comunale e gli altri attori in causa, a una vera elaborazione di politiche utili a individuare soluzioni durature di medio e lungo periodo.  Inoltre, il Consiglio Comunale tutto, come abbiamo chiesto più volte, dovrebbe essere coinvolto stabilmente nella programmazione in generale delle risorse provenienti da fondi extracomunali, che vanno utilizzati non in un’ottica emergenziale, ma per soluzioni stabili e sostenibili.  Certamente su temi importanti come il diritto all’abitare suggerirei toni più sobri e di evitare davvero ulteriori toni trionfalistici per delle soluzioni che sono temporanee”.