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Economia

Mercati rionali: settore in crisi Pronto il riordino per i 23 di Palermo

di Redazione -





di ANTONIO SCHEMBRI
Quasi il 15% in meno su scala nazionale. Ma una riduzione ben più marcata in Sicilia, con il -19,4%, e una ulteriore flessione nell’area di Palermo, dove si è registrato il -24,3%. Un’erosione continua quella subita, tra inizio 2014 e la primavera 2023, dal numero degli ambulanti nei mercati rionali. Una crisi profonda, rappresentata dai numeri reali: sia quelli relativi al territorio regionale, dove, sempre nel corso del decennio, le aziende commerciali che operano su area pubblica hanno fatto segnare una diminuzione da 21.356 a 17.703 unità; sia quelli del capoluogo, dove si è passati dalle 6.810 aziende ambulanti presenti nel 2014 alle 5.155 del marzo 2023. Un quadro che, stando alle rilevazioni di Confimprese, mantiene la sua intonazione al peggioramento anche nell’anno in corso, non cessando di mettere in discussione futuro e sopravvivenza dei mercatini rionali: millenaria attività di vendita tra strade e piazze quando le reti viarie erano scarsa e lenta percorrenza, ma oggi non più in grado di rappresentare un vantaggio concreto per chi la pratica e per chi ne fruisce. Il settore è fermo al palo, incapace di adeguarsi ai cambiamenti e Palermo, con i suoi 825 stalli liberi causa revoche o abbandoni, rappresenta uno degli esempi più rivelatori in Italia. Vi si agganciano anche altri grossi centri siciliani: da Bagheria a Partinico, passando per Trapani e Marsala, nei cui mercati ambulanti gli spazi occupati anni prima da bancarelle affollate oggi appaiono tristemente vuoti. Urgono interventi. A partire dai 23 mercati rionali attivi nel capoluogo. La sezione palermitana di Confimprese è stata la prima a presentare un piano di riorganizzazione, lo scorso fine settimana in una partecipata e concitata assemblea aperta a tutti gli operatori del settore. Un progetto pilota per il resto della Sicilia, elaborato in collaborazione con il gruppo International Management Srl, che punta a spingere i mercati rionali verso una visione 2.0. “Nel rispetto di questa forma di vendita dalla storia antichissima, avvieremo un articolato percorso formativo – spiega il presidente Giovanni Felice – Gli ambiti saranno la web security, la comunicazione, le competenze digitali, in particolare quelle in ordine al sistema Seo per migliorare la posizione di un sito web tra i risultati di un motore di ricerca e la ‘netiquette’, per disciplinare il comportamento nella ragnatela di Internet”. Il futuro dell’attività degli ambulanti passa inevitabilmente dalla digitalizzazione e dalla geolocalizzazione. “Ma – specifica Felice, “appronteremo servizi on line dedicati. Tra questi, il pagamento diversificato anche in criptovalute”. Soluzioni che serviranno anche alla gestione del Comune con il quale Confimprese Palermo ha aperto una interlocuzione finalizzata a farle finanziare attraverso il Pnrr. “La nostra scelta non è di imporre ma di discutere con gli ambulanti- ha detto il sindaco Lagalla. Qui a Palermo dobbiamo in particolare sconfiggere l’abusivismo e ripensare le assegnazioni”. Nota dolente tra i mercati di Palermo, la pulizia. Con urgenza di potenziare i controlli da parte dei vigili urbani. “I mercatini hanno atavici problemi strutturali, ma li stiamo affrontando – ha detto Forzinetti -. Il primo step del 2024 è stato l’affidamento del servizio dei bagni chimici”.