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Cultura

Lucia Sardo lagnusa e curiosa: “I 100 passi e i miei tanti sogni”

L'attrice siciliana meravigliosa interprete di Felicia Impastato, parla di se a L'Identità. E lo fa raccontando e raccontandosi

di Elisa Petrillo -





“Credo che la cosa più importante per un attore sia il cambiamento e mettersi in gioco continuamente”: potrebbe essere questo il leitmotiv della straordinaria attrice di origini siracusane Lucia Sardo, un’icona del teatro e del cinema italiano. La sua carriera artistica si è snodata attraverso una varietà di ruoli intensi e profondi, che hanno lasciato un segno indelebile nel panorama del cinema e del teatro. Conosciuta per la sua abilità nel rappresentare figure materne e forti, interpretandone lo spirito di una Sicilia che anela alla giustizia e al cambiamento, il suo debutto sul grande schermo avviene con il film “La discesa di Aclà a Floristella” del regista Aurelio Grimaldi, che segna l’inizio di una lunga carriera nel cinema.

Tra i suoi ruoli più celebri, quello di Felicia Impastato nel film “I Cento Passi” di Marco Tullio Giordana, una performance che le vale una nomination ai Nastri d’Argento come miglior attrice non protagonista. “Io dico sempre che sono una ricercattrice, la curiosità è quella cosa che mi smuove, visto che sono un poco “lagnusa” come si dice dalle nostre parti. Non mi sento mai un’arrivata, perché si arriva solo quando si muore, piuttosto sono sempre in divenire, la cosa più importante è il cambiamento dicevo ma è anche la cosa che ci fa più paura e un attore è costretto ad affrontare continuamente il cambiamento e uscire dalla sua zona di comfort”. La sua carriera ha preso una svolta internazionale con la partecipazione nella serie Netflix “From Scratch”, portando il suo talento a Hollywood. Un talento che adesso si radica in Sicilia, con la realizzazione di un film su Rosa Balistreri le cui riprese inizieranno il prossimo mese di marzo. “Un progetto che portiamo avanti già da un po’ di anni, fortemente voluto anche da Paolo Licata il regista e Luca Torregrossa, nipote di Rosa che lo ha praticamente cresciuto come un figlio, tanto che lui la chiamava mamma”. Spesso utilizzi la parola condividere che è la tua parola chiave.

“Noi attori lavoriamo sulla relazione, sullo scambio, ritmo e spazio e gli effetti collaterali del nostro lavoro è che sei depressa/o oppure triste ti passa tutto. Lo dico sempre ai ragazzi del mio laboratorio. Il teatro è in qualche modo terapeutico. Ero una ragazza problematica e grazie a questo lavoro in un mese sono guarita e sono riuscita a prendere in mano la mia vita e sorriderle e voglio trasferire questo mio entusiasmo agli altri. Se una cosa mi piace, sono una grande venditrice ma devo amare il prodotto che vendo”. Hai parlato del tuo laboratorio teatrale che è diverso da una scuola, in che modo? “La scuola ha un metodo preciso e chiaro come una serra dove si mettono tanti fiori tutti alla tessa temperatura, il laboratorio invece è una continua sperimentazione. Insegnare è importante perché continua l’allenamento dell’attore che alla stregua di un danzatore o musicista che si allenano, ad esempio facendo scale e allenando le mani o i muscoli, deve allenare la voce, il corpo e allenare anche le emozioni. Georges Ivanovič Gurdjieff diceva che ‘solo una grande uomo può essere un grande attore e un grande uomo un grande attore”’.

Nel laboratorio si creano grandi uomini, lavorare su stessi e sulla propria empatia e mettersi nei panni degli altri è una cosa fantastica. Significa avere tante possibilità di vedere una cosa da più prospettive”. Quali sono i tuoi sogni per il 2024? Un sogno per il 2024 di Lucia Sardo? “Beh io non ho dei sogni specifici se devo essere sincera. Mi ritengo una grande sognatrice e non penso di realizzarne uno in particolare e poi nella mia vita si sono realizzati dei sogni che non avevo mai sognato, e di questo ne sono davvero felice. Per citare una frase di una delle mie scrittrici e poetesse preferite Emily Dickinson ‘in attesa che arrivi l’alba io apro tutte le porte, e sono pronta per tutti i sogni che arrivano’”. Oltre alla recitazione, Lucia Sardo si è distinta anche come regista e ha ricevuto vari riconoscimenti per il suo contributo all’arte, tra cui il Premio alla Carriera al Festival internazionale del Cinema di frontiera nel 2021.