Le mosse in vista delle Europee: il Pd si riunisce a Caltanissetta
di CLAUDIA MARI
Sulla scia della conferenza programmatica, che ha visto anche la presenza della segretaria nazionale Elly Schlein, il Partito Democratico siciliano ha continuato nel fine settimana con i lavori della direzione regionale. Ad aprire la giornata di sabato, il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo: “La direzione non può non aprirsi con un ricordo di Emanuele Macaluso nel centenario della sua nascita. E non possiamo non farlo anche oggi nella sua città, nella sua terra, fra il suo zolfo e le sue stelle”. Un’apertura all’insegna del ricordo, prima dei temi più caldi della politica e soprattutto, le discussioni sui prossimi appuntamenti elettorali, con le elezioni Europee in prima linea.
“Accoglienza, integrazione, lavoro, Ambiente, diritti civili e sociali, pace. Saranno le nostre parole d’ordine – ha dichiarato Barbagallo – per la campagna delle Europee di giugno. Fare una lista forte, identitaria che tenga conto di tutte le ‘nostre’ sensibilità. Una lista che garantisca, come abbiamo sempre sostenuto, una omogeneità anche nelle rappresentanze territoriali. Per questo ho chiesto e ottenuto la disponibilità a candidarsi a tutto il gruppo dirigente”.
Europee sì, ma anche le amministrative catturano l’attenzione della dirigenza regionale dei dem, visto che si voterà sia a Caltanissetta che a Gela, Acicastello, Pachino, Bagheria. E ancora Monreale, Castelvetrano e Mazara del Vallo. “Se ancora qualcuno non lo ha capito, il Partito Democratico è l’asse portante di qualsiasi campo di alternativo, come confermano i risultati delle recenti regionali” ha detto Barbagallo.
“Questo vale e varrà anche in Sicilia, dove saremo gli artefici della coalizione cui spetterà sfidare e abbattere questo governo di finti patrioti. Si resta ammutoliti davanti agli sfregi del governo nazionale. Non ci mancano proposte, battaglie e programmi, uomini e donne per il rilancio della nostra regione. Una cosa è certa: Il nostro campo è quello dell’alternativa alla destra”.
Per questo, prosegue il segretario: “Diciamo no a qualunque ipotesi di alleanza col partito di Totò Cuffaro”.
Cuffaro che, nell’immediato, ha ribadito alle parole di Barbagallo: “Prendo atto che non vuole allearsi con la Democrazia Cristiana, dice lui di Cuffari, ma la DC è un partito dove c’è anche Cuffaro ed è presente in ogni comune della Sicilia e un po’ più presente, diffuso e rappresentativo di quanto sia il Pd”.
Tolto di mezzo ogni indugio e rimessi in linea gli obiettivi per le urne, la discussione si è rivolta agli altri grandi temi dell’attualità politica. In particolare, quello del Ddl Calderoli: “Sull’autonomia differenziata non arretreremo di un passo” dichiara Barbagallo. “La battaglia meridionalista vede – come sempre è stato – il nostro Partito unito nella difesa di chi è più fragile. Dei cittadini e dei territori che hanno più difficoltà e subiscono già divari e disuguaglianze insopportabili”.
LA STRATEGIA DI FI
Intanto, anche nel centrodestra, in particolare in casa Forza Italia, continuano i movimenti per le elezioni Europee. Dovrebbero essere Caterina Chinnici, Marco Falcone, Riccardo Gennuso, Bernardette Grasso, Margherita La Rocca Ruvolo ed Edy Tamajo a comporre il sestetto siciliano della lista dei candidati alle Europee di Forza Italia. Ma potrebbe esserci una sorpresa.
Perché si è parlato dell’inserimento di Antonello Antinoro per Noi Moderati. L’eurodeputata uscente Caterina Chinnici, figlia di Rocco, consigliere istruttore, inventore del pool antimafia di Palermo, dovrebbe quasi certamente essere confermata. Anche Marco Falcone ed Edy Tamajo sono due figure di spicco del partito, entrambi assessori del governo Schifani, anche se in due sono in lizza per l’unico seggio che sembra disponibile.
Da Forza Italia fanno sapere che tutto dovrà essere ancora deciso e vagliato, che è presto. Per Antinoro: “Mai dire mai. Per ora sono in ambulatorio e faccio il mio lavoro di medico. Ci sono state telefonate, ma sono cose da approfondire”.