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L’albero delle radici, omaggio ai siciliani nel mondo, in mostra all’aeroporto di Palermo

di Dario Di Gesù -





La ceramica siciliana e la potenza della pietra lavica si uniscono per dare vita all’Albero delle Radici, un’opera nata per omaggiare i siciliani nel mondo, presentata oggi, 8 novembre 2024, all’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo.

L’installazione è esposta nella sala partenze e rappresenta un tributo simbolico alle radici culturali e alle tradizioni che legano la Sicilia ai suoi figli, ovunque essi siano. L’opera è un prototipo alto 1,5 metri, creato dai maestri ceramisti Domenico Boscia e Salvo Antonio Bartolotta, che anticipa una versione più grande di oltre quattro metri. Quest’ultima sarà collocata nel futuro Museo del Made in Sicily, un progetto nato per valorizzare l’ingegno dei siciliani che producono e creano, ideato da Giovanni Callea e Davide Morici nell’ambito delle attività del Made in Sicily.

L’albero delle radici celebra l’identità siciliana e l’importanza di mantenere un legame profondo con la terra d’origine, erigendosi come simbolo della resilienza, creatività e produttività che caratterizzano la Sicilia e il suo popolo. È un ponte simbolico verso tutti i siciliani nel mondo.

La scelta della ceramica come medium artistico non è casuale: è uno dei materiali più rappresentativi della tradizione siciliana, testimonianza della maestria artigianale e della capacità creativa dell’isola. 

All’inaugurazione sono intervenuti l’assessore regionale alla Famiglia, Nuccio Albano, la deputata nazionale Carolina Varchi, l’assessore alle partecipate del Comune di Palermo, Brigida Alaimo, i sindaci di Cinisi e Terrasini Vera Abbate e Giosuè Maniaci, l’assessore del Comune di Santo Stefano di Camastra Alessandro Amoroso

“L’Albero delle Radici nasce grazie a 107 donazioni private – dicono Callea e Morici – Contiamo di realizzare la versione finale di quattro metri attraverso ulteriori donazioni, per dimostrare la forza della comunità siciliana e il desiderio di connessione tra chi vive sull’isola e chi si trova all’estero”.

La decisione di presentare l’opera all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo ha un forte valore simbolico: l’aeroporto è un luogo di transito, incontro e ritorno, simbolo di partenze verso nuovi orizzonti e di riabbracci con la propria terra. Ogni anno migliaia di siciliani residenti all’estero, insieme a viaggiatori di tutto il mondo, passano attraverso questo scalo, rendendolo un contesto ideale per raccontare le radici e l’identità siciliana. Ecco perché l’Albero delle Radici si integra perfettamente in questo luogo, offrendo ai visitatori un richiamo visivo ed emotivo alle storie di chi ha lasciato la Sicilia, ma continua a custodirne il ricordo e i valori. 

“Il turismo delle radici rappresenta un’opportunità culturale di grande rilievo – afferma Salvatore Burrafato, presidente di Gesap, la società di gestione dello scalo aereo palermitano – Ha un potenziale significativo per lo sviluppo economico del territorio. Per questo, tra gli obiettivi strategici di Gesap c’è l’ampliamento dei collegamenti diretti, come stiamo facendo con i voli da e per gli Stati Uniti, per attrarre quel turismo che si basa, appunto, sulla scoperta delle proprie radici”.