Leggi:

Politica

Il toto-nomi dei partiti: conferme e sorprese nelle liste per le Europee

di Redazione -





di ANTONIO CIMINO – Il toto-nomi dei partiti: conferme e sorprese nelle liste per le Europee

Le Elezioni Europee sono ormai dietro l’angolo e giorno dopo giorno e sul toto nomi le suggestioni si alternano alle conferme.
Le trattative sono in fase di conclusione e rimangono – forse – solo le ultime soprese dell’ultim’ora. Per Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, la premier si presenterà come capolista in tutte le circoscrizioni, e per le Isole il candidato principale è Peppe Milazzo, attuale rappresentante uscente ed ex membro di Forza Italia. Si scontrerà per i due seggi assegnati a Fratelli d’Italia non con un altro palermitano come originariamente ipotizzato (l’assessore Francesco Scarpinato), ma con due candidati provenienti dal catanese: l’ex assessore alla Salute Ruggero Razza, sostenitore del ministro Nello Musumeci, e il sindaco di Gravina Massimiliano Giammusso, affiliato al senatore Salvo Pogliese.
Nonostante le speculazioni riguardo alla possibilità di una candidatura di Manlio Messina, sostenute da fonti nazionali e regionali, i vertici regionali del partito hanno nuovamente negato questa possibilità. Confermata l’indisponibilità di Musumeci e Pogliese, l’obiettivo è quello di inserire candidati per queste Europee che aggiungano un valore al voto. Questo approccio si riflette nella competizione tra Razza e Giammusso, entrambi etnei, e nella scelta di due figure femminili regionali, l’assessore Elvira Amata e la deputata Giusi Savarino come candidate. Ma da Roma spingono affinché ci siano sette candidati siciliani, portando alla possibilità di includere la sindaca di Avola Rossana Cannata.
Grandi aspettative in casa Forza Italia con il governatore Renato Schifani che punta a dimostrare la sua forza attraverso l’assessore Edy Tamajo. Tuttavia, c’è anche pressione da parte di Antonio Tajani per includere l’ex dem Caterina Chinnici, con il possibile sostegno di Raffaele Lombardo. La trattativa seguita da Marcello Caruso, coordinatore regionale, svela il desiderio di Schifani di ottenere più voti di Fratelli d’Italia in Sicilia, anche attraverso accordi con Noi Moderati e potenzialmente con l’Mpa. Cambiamento significativo in casa Lega invece, proprio con l’addio di Lombardo e il ruolo predominante di Luca Sammartino. Si prevede una lotta serrata per ottenere un seggio che non è più considerato scontato. Tra i candidati si trovano Annalisa Tardino, Mimmo Turano, Nino Germanà e due nomi dalla Sardegna, insieme a due donne siciliane, tra cui Francesca Reitano. Passando al centro, nel panorama politico di Azione, l’idea di un’unica lista con altre fazioni è sempre più remota, con Carlo Calenda che guiderà la lista da solo.
Nel frattempo, il Partito Democratico, per queste europee, punta su una lista equilibrata e forte con, tra i noti, l’ex sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini tra i candidati. Sinistra Italiana sta lavorando per una lista di alto livello, con un possibile coinvolgimento di Leoluca Orlando. Il Movimento 5 Stelle ha già annunciato il suo capolista, Giuseppe Antoci, e sta selezionando altri sette candidati.
Infine, è Cateno De Luca a portare nomi e provenienze variegate dalla sua parte con quello che si prospetta un listone a dir poco poliedrico. Il leader di Sud chiama Nord presenterà una lista con diversi movimenti nazionali, puntando su figure come Piera Aiello e Ismaele La Vardera. L’altro uomo di peso è l’ex assessore regionale forzista Edy Bandiera, attualmente vicesindaco di Siracusa. Restano sotto copertura gli ultimi due nomi. Uno dei quali, garantisce De Luca, “sarà una bomba atomica”.
Intanto, c’è anche Mario Adinolfi con il suo movimento Il popolo della famiglia nel listone ‘Libertà’ messo in piedi dal leader di Sud chiama Nord “Scateno”. L’annuncio è stato fatto nel corso di una conferenza stampa in un albergo romano. Con loto anche Laura Castelli, portavoce di Sud chiama Nord. “La partita di queste elezioni europee riguarda chi sarà il vero terzo polo – ha affermato Adinolfi -. Noi siamo una grande opzione per gli italiani. Non si può cancellare l’esperienza del cattolicesimo politico”.