Professioni: il siciliano Filippo Cappotto riconfermato vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale dei Geologi. Con lui Giovanni Pantaleo. “Ruolo ancora più centrale per affrontare le sfide ambientali del Paese”
Nella foto, da sinistra, il Segretario Mario Nonne, il Presidente Roberto Troncarelli, il Vicepresidente Filippo Cappotto e la Tesoriera Tatiana Bartolomei.
Riconferma di Filippo Cappotto e il peso del geologo siciliano
Palermo – È una riconferma di peso quella di Filippo Cappotto, geologo siciliano, eletto nuovamente vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale dei Geologi per il quinquennio 2025-2030. Dopo il primo mandato conclusosi con risultati importanti, la sua figura si rafforza ulteriormente all’interno del nuovo Consiglio guidato dal presidente Roberto Troncarelli.
Un segno chiaro di continuità, fiducia e riconoscimento del valore strategico del suo contributo. Cappotto, originario di Ficarra, in provincia di Messina, continuerà a ricoprire una delle cariche più rilevanti dell’organo nazionale di rappresentanza della professione geologica, con un ruolo ancora più centrale nella definizione delle politiche operative e nei rapporti con le istituzioni, sia a livello nazionale che territoriale. Con lui anche Giovanni Pantaleo, di Partinico, in provincia di Palermo, con il ruolo di Consigliere.
La visione di Cappotto per il futuro della geologia
“La riconferma è per me motivo di grande orgoglio – ha dichiarato Cappotto – ma soprattutto un’ulteriore responsabilità verso una professione che deve oggi più che mai tornare protagonista delle scelte strategiche per il Paese. La geologia non può essere un’opzione: è una necessità, soprattutto in territori fragili come la Sicilia, dove il rischio idrogeologico, sismico e vulcanico è parte integrante della nostra quotidianità.”
Il contributo dei geologi siciliani nel Consiglio Nazionale
Il nuovo Consiglio Nazionale, insediatosi ufficialmente a Roma, lavorerà nei prossimi cinque anni per rafforzare il ruolo dei geologi nella pianificazione del territorio, investendo su innovazione tecnologica, formazione dei giovani, collaborazione con università e centri di ricerca, e una maggiore presenza nelle sedi decisionali.Per la Sicilia, la presenza di due rappresentanti nazionali costituisce anche una garanzia di attenzione costante alle problematiche regionali, in un momento storico in cui la gestione del territorio e l’adattamento ai cambiamenti climatici richiedono visione, competenza e azioni concrete. Una fiducia, dunque, che rafforza il legame tra il Consiglio Nazionale dei Geologi e il Sud Italia, e come punto di riferimento per tutta la comunità professionale geologica.
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