Comunicazione e generazioni a confronto: cambiano i media ma i sentimenti rimangono gli stessi
Un interessante confronto tra generazioni sui temi della comunicazione si è svolto ieri pomeriggio a piazzetta Bagnasco.
A rappresentare i cosiddetti Baby Boomer (neologismo inglese che indica i nati nel mondo Occidentale negli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale e fino al 1964, considerato un periodo di esplosione/ boom demografico ma anche di boom economico), l’imprenditore Donato Di Donna. Esponenti del mondo della comunicazione e del giornalismo ossia Tony Siino e Alessandro Lombardi per la Generazione X, (i nati tra il 1964 e il 1980) e Tullio Filippone e Alessio Castiglione per la Generazione Y, quella dei nati tra il 1980 e il 1995.
Infine, la Generazione Z (nati tra il 1995 e il 2010) era rappresentata da due ragazze impegnate in settori creativi e nella moda Marta Seidita e Roberta Pugliese.
È curioso notare come la durata delle generazioni in genere valutata in 25 o 30 anni, sia addirittura dimezzata e ridotta a un quindicennio, mentre è vero il contrario dato che l’età in cui si diventa genitori si è innalzata.
Il campo della comunicazione è molto vasto tuttavia il dibattito si è orientato quasi esclusivamente sui social media che se pur rilevanti non costituiscono certo l’unico asse portante della comunicazione nel mondo Occidentale dove un ruolo enorme è rappresentato dall’industria dell’entertainment, dello sport, della moda, in grado di comunicare contenuti capaci di orientare e condizionare gli individui.
I partecipanti hanno dato un contributo significativo nel mettere a fuoco limiti e opportunità dei vari social, mentre Roberta Pugliese sorprendentemente ha trovato più profittevole pubblicizzare il suo lavoro tramite i volantini che non sui social. Tullio Filippone ha ricordato che le piattaforme social possono orientare le scelte, anche politiche, promuovendo un personaggio politico, o oscurandolo, come accaduto in effetti recentemente, dove su una diffusa piattaforma social un importante personaggio americano è stato oscurato per aver violato le regole della community che però sono scritte da chi gestisce tali piattaforme.
Per Di Donna le nuove generazioni si sono di fatto allontanate dal “cartaceo” e dai quotidiani. Tony Siino crede si sopravvaluti la figura degli esperti della comunicazione social e dei creatori digitali. Alessandro Lombardi ritiene che bisognerebbe accorciare le distanze tra il comunicatore ed il destinatario, aggiornando mezzi e linguaggi
Alessio Castiglione suggerisce di prendersi “tempo senza social”, per superare l’ansia che ci fa sentire estromessi se non siamo presenti sulle piattaforme. Marta Seidita riconosce di fare ricorso a Tik Tok quasi per ogni esigenza, prendendo a esempio l’esigenza di conoscere itinerari e luoghi da scoprire a Berlino, dove si recherà a breve, e l’immediatezza di cercare spunti appunto su Tik Tok.
In effetti, bisogno di socializzazione e sentimenti forse sono sempre gli stessi, cambiano in bene o in male i mezzi che scegliamo di utilizzare.