Codice rosa, il “NO” del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Agrigento alla violenza sulle donne
Ospedale di di Agrigento, il “NO” del reparto di ostetricia e ginecologia alla violenza sulle donne: l’importanza del “codice rosa” attivo in ospedale e del “percorso rosa” come tutela dei soggetti vittime di violenza.
L’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento scende in campo per lanciare un messaggio che anticipa i contenuti della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in programma il prossimo 25 novembre.
Dall’equipe, tutta al femminile, del reparto, diretto da Maria Rita Falco Abramo, arriva il “NO” ad ogni forma di violenza sulle donne. Un messaggio denso di significato contenuto in un’immagine che si propone di richiamare l’attenzione collettiva sull’importanza del “codice rosa” attivo in ospedale. Si tratta di un protocollo specifico atto a garantire un trattamento adeguato e sensibile alle donne che si presentano in pronto soccorso a seguito di episodi di violenza.
Il “codice rosa” prevede un percorso dedicato, denominato appunto “percorso rosa”, che assicura l’immediata assistenza medica e, al contempo, il supporto psicologico necessario. L’obiettivo è quello di offrire un ambiente sicuro e accogliente in cui le donne possano sentirsi protette ed ascoltate, condizione indispensabile che consente alle vittime dì liberarsi del silenzio nel quale si sono rifuggiate.
“Una delle chiavi del successo del “codice rosa” – commenta la dottoressa Maria Rita Falco Abramo – è la formazione del nostro personale sanitario, adeguatamente istruito non solo per riconoscere i segni di violenza, ma anche per interagire con le pazienti in modo empatico e rispettoso. Il protocollo prevede una rete di collaborazioni con servizi sociali e forze dell’ordine, garantendo un intervento coordinato e tempestivo che assicura allerta d’intervento nei confronti degli autori del reato. L’approccio multidisciplinare è infatti essenziale per affrontare la violenza in modo globale, non limitandosi alla sola assistenza sanitaria, ma includendo anche aspetti legali e sociali”.
La violenza contro le donne è riconosciuta a livello internazionale come una violazione dei diritti umani. Nonostante i progressi rimangono delle sfide significative ancora da vincere: molte donne esitano a recarsi in pronto soccorso per paura di non essere credute o di affrontare il giudizio.
Con lo scopo di promuovere una cultura della denuncia e dell’ascolto, affinché ogni donna sappia che può contare su un sistema di supporto efficace, diverse sono le iniziative indette dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento in occasione della settimana dedicata alla celebrazione della giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Momenti di formazione avranno luogo presso le sedi consultoriali di tutta la provincia e numerosi sono gli incontri in programma per sensibilizzare e riflettere su un fenomeno dai risvolti allarmanti. Si intitola “Le relazioni tossiche, impara a riconoscerle”, l’incontro fissato per la mattinata di lunedì 25 novembre, presso il Centro commerciale “Città dei Templi”, durante il quale un’equipe dell’ASP avvicinerà la collettività con consigli, informazioni e raccomandazioni sul tema.
Un altro convegno, dal titolo “L’urlo del silenzio, riflessioni e testimonianze” si terrà in contemporanea, a Sciacca, presso l’aula magna del plesso “Miraglia” dell’Istituto tecnico commerciale “Don Michele Arena”, con l’intervento di professionisti del Dipartimento materno-infantile, diretto dal dottor Salvatore Incandela, che insieme alle Forze dell’ordine e ai docenti, inviteranno a riflettere e agire contro le violenze di genere.