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Cronaca

Catania. Duro colpo al clan mafioso del Villaggio Sant’Agata

di Alessandro Fragalà -





Si chiama “Leonidi bis” l’operazione che ha visto impegnati oltre 100 Carabinieri per l’esecuzione, nelle province di Catania e Agrigento, di un’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 13 indagati, accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso e traffico di stupefacenti, principalmente cocaina.

L’indagine, coordinata dalla D.D.A. di Catania e condotta dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania, attraverso complesse attività tecniche e delicati servizi sul campo, ha permesso di smantellare l’articolazione mafiosa della famiglia “Santapaola Ercolano” attiva nel quartiere “Villaggio Sant’Agata”, proprio mentre tentava di riorganizzarsi, essendo stata indebolita da diversi provvedimenti giudiziari. Emblematico, a tal riguardo, il conflitto generazionale tra la “vecchia mafia” dei “grandi”, capace di dirigere il gruppo criminale nonostante la detenzione pluriennale, e la “mafia giovane”, irruente e incline all’esibizione di status symbol sui social e a una vita sfarzosa. Proprio tale spregiudicatezza avrebbe potuto portare a un grave fatto di sangue, impedito grazie all’immediato intervento della magistratura etnea e dei Carabinieri di Catania, che lo scorso dicembre hanno bloccato l’ala armata del sodalizio, arrestando 9 soggetti che stavano progettando l’omicidio di un esponente del clan rivale “Cappello – Bonaccorsi”. Nel corso dell’attività investigativa, durata circa un anno e mezzo, i Carabinieri hanno sequestrato un vero e proprio arsenale: 5 fucili da caccia, di cui 3 a canne mozze, una mitragliatrice cecoslovacca, 2 pistole e oltre 350 munizioni di vario calibro, oltre a 1 kg di cocaina, 6 kg di hashish, un giubbotto antiproiettile e un lampeggiante blu per auto.