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Catania: dall’elefante fiero ai topi affamati: la resa della città

La piazza, simbolo di una città che dovrebbe mostrarsi al meglio a turisti e visitatori, oggi è il biglietto da visita del degrado

di Andrea Fiore -





Scene che sembrano uscite da un film grottesco, ma che purtroppo raccontano la realtà quotidiana di una delle piazze più centrali e frequentate di Catania. A Piazza della Repubblica, i cittadini hanno segnalato la presenza di numerosi topi che si muovono indisturbati all’interno della Casa dell’Acqua, arrivando persino da Piazza Grenoble, dove i lavori per il nuovo parcheggio sembrano aver scatenato una vera migrazione di roditori.

La voce dei cittadini

Indignazione e paura sono i sentimenti più diffusi tra residenti e famiglie che attraversano la zona. Non si tratta infatti di un episodio isolato: più volte è stata denunciata la presenza dei ratti, senza che ne seguissero azioni risolutive. «Non possiamo accettare che in un luogo così centrale e frequentato – sottolinea Giuseppe Arcidiacono, vicepresidente del I Municipio – si verifichino simili condizioni di incuria e abbandono».

Decoro urbano dimenticato

La piazza, simbolo di una città che dovrebbe mostrarsi al meglio a turisti e visitatori, oggi è il biglietto da visita del degrado che appare sempre più radicato. Non bastava la presenza costante di senzatetto che di notte trasformano la zona in un dormitorio a cielo aperto: adesso ci sono anche i ratti, che completano il quadro con un’immagine difficile da cancellare.

Un appello che sa di ultimatum

Arcidiacono chiede all’amministrazione comunale azioni urgenti di bonifica e derattizzazione per restituire sicurezza e dignità a Piazza della Repubblica. Perché qui il problema non riguarda soltanto l’igiene pubblica, ma il rispetto stesso della città e di chi la abita. Continuare a voltarsi dall’altra parte significa accettare che il cuore di Catania si trasformi lentamente in una cartolina di degrado.

La scena, amaramente ironica, è sotto gli occhi di tutti: una “Casa dell’Acqua” che non distribuisce più soltanto freschezza, ma ospitalità ai topi. Una metafora perfetta di un’amministrazione smarrita, che tra lavori incompiuti e problemi lasciati a marcire sembra aver perso la capacità di custodire i luoghi simbolo della città.