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Cronaca

Catania. “Ammazzo te e tuo figlio”, anni di violenze fermati dai Carabinieri

di Alessandro Fragalà -





Anni di violenze, anni di minacce, anni di paura. La Procura della Repubblica, nell’ambito delle indagini riguardanti un 27enne di Catania, indagato per “maltrattamenti in famiglia”, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania un provvedimento cautelare che impone il divieto di avvicinamento alla sua ex convivente e al figlio di lei, con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Catania Ognina. Le indagini hanno rivelato abusi ripetuti negli ultimi dieci anni contro la compagna e il figlio avuto da una precedente relazione, anche alla presenza dei due figli minori della coppia. La vittima ha deciso di denunciarlo dopo l’ennesima aggressione avvenuta nei primi giorni di luglio, durante la quale l’indagato, per futili motivi, ha spintonato il figlio 17enne della vittima, convivente con loro, per poi sfogare la sua ira sugli oggetti in casa, distruggendo vasi e sedie e rompendo con un pugno il tavolo della cucina e la porta della stanza dove madre e figlio si erano rifugiati. In seguito a questa violenta aggressione, la vittima e i figli si sono allontanati da casa. Il racconto della donna ai Carabinieri ha rivelato dieci anni di continue violenze e maltrattamenti, inizialmente caratterizzati da una gelosia ossessiva e poi da minacce.
L’uomo avrebbe ripetutamente detto alla donna: “Ti ammazzo a te e a tuo figlio! Ti sparo” e, in alcune occasioni, l’avrebbe intimidita con un coltello da cucina. Anche il figlio della donna sarebbe stato vittima di provocazioni e umiliazioni costanti, rendendo l’ambiente familiare insostenibile. Le aggressioni fisiche e verbali sarebbero avvenute anche alla presenza dei due figli minori della coppia, uno di 8 anni e l’altro di pochi mesi. Circa due anni fa, l’uomo avrebbe percosso la donna con pugni e schiaffi, provocandole lividi su tutto il corpo. Recentemente, le avrebbe lanciato un cellulare, colpendola al braccio e causandole una contusione. Il clima di soggezione e sfinimento in cui la donna viveva durante la convivenza con il 27enne, aggravato anche dall’uso di stupefacenti da parte di lui, ha evidenziato che la progressione criminosa avrebbe potuto portare a conseguenze ancora più gravi. Per questo motivo, i Carabinieri della Stazione di Piazza Verga, che hanno acquisito la querela e condotto le indagini, hanno avviato il protocollo “codice rosso”, eseguendo rapidamente tutte le verifiche necessarie e delineando il quadro investigativo, riferendolo tempestivamente all’Autorità Giudiziaria. Questo ha permesso l’emissione del provvedimento cautelare che impone il divieto di avvicinamento alla ex compagna e a suo figlio, a non meno di 300 metri di distanza, con l’applicazione del dispositivo di controllo elettronico a distanza che segnala in tempo reale eventuali violazioni della misura.