Approvata all’Ars la mozione per la trascrizione delle coppie omogenitoriali
È stata approvata ieri all’Ars la mozione presentata in merito alla trascrizione delle coppie omogenitoriali.
L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato la mozione che impegna il governo della Regione “a sollecitare il Parlamento nazionale a discutere le proposte di legge già depositata alla Camera” sulla registrazioni anagrafiche delle famiglie omogenitoriali “e comunque a modificare la normativa per porre fine alle discriminazioni in essere che determinano una grave violazione dei diritti preminenti del minore, dando seguito al monito espresso dalla Corte costituzionale con le sentenze 32 e 33 del 2021, nonché per riconoscere l’eguaglianza e la pari dignità di tutte le famiglie”.
La mozione entrata ieri in assemblea era stata presentata dai parlamentari regionali Stefano Pellegrino (Forza Italia), Gianfranco Miccichè (gruppo Misto) e Valentina Chinnici (Partito Democratico), ed era stata sottoscritta da altri deputati.
“La mozione nasce da un vuoto istituzionale e normativo – ha detto la deputata Valentina Chinnici -. C’è un vulnus che ha determinato un corto circuito tra istituzioni. Ci sono stati sindaci che sono andati avanti nella trascrizione e altri che non l’hanno fatto e sono incorsi nei ricorsi, come accaduto a Palermo”.
Gianfranco Miccichè ha successivamente aggiunto: “Grazie al Comitato esistono i diritti in Sicilia abbiamo raccolto le firme di 67 sindaci su una lettera inviata al ministro Matteo Piantedosi con cui si chiede di risolvere il problema. Serve una legge.
E se il governo non vuole intervenite, allora facciamo appello al Parlamento perché si agisca in fretta”.
IL precedente
La vicenda è diventata d’attualità dopo che il Comune di Palermo è stato condannato a pagare le spese processuali a due famiglie omogenitoriali che si erano rivolte ai giudici dopo il diniego alla trascrizione dei figli nei registri.
Il consigliere comunale a Palermo Gianluca Inzerillo (Forza Italia) ha riferito che la commissione Bilancio ha approvato due delibere per debiti fuori bilancio per circa 13 mila euro in seguito alle due ordinanze con cui la Corte d’appello ha condannato l’amministrazione comunale a pagare le spese legali a seguito del ricorso di due famiglie omogenitoriali che si erano rivolte ai giudici dopo il diniego alla trascrizione dei figli nei registri.
“Oltre a pagare le spese processuali, la Corte d’appello ha obbligato il Comune di Palermo a procedere con la trascrizione dei bambini” ha detto Gianluca Inzerillo.
Questo caso crea un precedente, tant’è che l’ufficio anagrafe del Comune ha chiesto alla Sispi di modificare la piattaforma per le trascrizioni”.