“Operazione Coffee Break”: sequestro azienda e 5 persone denunciate per bancarotta
C’è un buco da 3 milioni di euro alla base di un’indagine complessa e delicata, coordinata dalla procura della Repubblica di Catania e denominata, non a caso, Coffee Break, proprio perché inerente al mondo della produzione del caffè.
I Finanzieri del Comando provinciale di Catania hanno eseguito un decreto del Giudice per le indagini preliminari, che ha disposto misure cautelari reali nei confronti di Salvatore Maria Lo Re (classe 1955), Filippo Danilo Lo Re (classe 1981), Krizia Mila Lo Re (classe 1987), Salvatore Maria Lo Re, Salvatore Comisi (classe 1952) e Domenico Pizzino (classe 1965), indagati per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, nonché per aver aggravato il dissesto di una società in crisi.
Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania, riguardano il dissesto della società “Distribuzione Caffè S.r.l.” di Catania, attiva nel settore della lavorazione del caffè, dichiarata fallita dal Tribunale di Catania nel 2022. Le verifiche effettuate finora indicano che gli indagati avrebbero effettuato una serie di operazioni distrattive del patrimonio aziendale mentre la società accumulava ingenti debiti erariali e perdite significative, in prossimità del fallimento. In particolare, avrebbero trasferito le attività alla newco appositamente creata, abbandonando la società poi fallita. Nonostante una significativa esposizione debitoria, la società fallita avrebbe potuto potenzialmente risanare il debito attraverso una gestione responsabile. Tuttavia, il patrimonio sarebbe stato dilapidato attraverso svalutazioni di crediti e disponibilità liquide, oltre a cessioni di beni che hanno comportato significative perdite. La produzione sarebbe stata trasferita alla nuova società, la DAKRI S.r.l., che ha iniziato ad operare nella stessa sede della Distribuzione Caffè S.r.l., azzerando gradualmente il fatturato della società fallita e ripristinando i livelli presenti prima della crisi. Anche il know-how, trasferito tramite l’assunzione del personale della società fallita, e l’uso del marchio per la commercializzazione dei prodotti, sono stati elementi chiave del trasferimento. Di conseguenza, la Distribuzione Caffè S.r.l., ormai insolvente e con un debito verso l’Erario di quasi tre milioni di euro, è stata abbandonata dai soci, che hanno poi costituito la DAKRI S.r.l. Quest’ultima ha continuato l’attività utilizzando gli asset sottratti, raggiungendo nel 2023 un fatturato di quasi tre milioni di euro e un patrimonio netto di circa 350 mila euro, come riportato nell’ultimo bilancio del 2022 depositato in Camera di Commercio. Sulla base delle prove raccolte dal Nucleo PEF di Catania, il GIP del Tribunale locale, accogliendo la proposta della Procura, ha riscontrato gravi indizi nei confronti degli indagati accusati, come detto, di bancarotta fraudolenta e documentale, ordinando il sequestro preventivo del nuovo compendio aziendale, ovvero della DAKRI S.r.l., beneficiaria delle distrazioni della società fallita.