Incendio ex discarica Mazzarrà, sindaco Pietrafitta “deluso da Istituzioni, scaricabarile da anni”
Situazione sotto controllo nell’ex discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, dove martedì pomeriggio è divampato un vasto incendio, ma restano attivi ancora alcuni focolai.
Carmelo Pietrafitta, sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea: “Disastro annunciato, previsioni normative rimaste sulla carta. Da anni viene denegata l’idea della salvaguardia e bonifica del sito attraverso la riattivazione dell’impiantistica a valle della discarica. Ma, nonostante l’evidente coerenza del progetto e la sua necessità e convenienza per un intero comprensorio che è totalmente sprovvisto di tali servizi essenziali, fino ad oggi at i pareri dei funzionari regionali. Da tre anni e mezzo aspettiamo pareri che andrebbero resi al massimo entro 60 giorni“.
Le fiamme, con una densa colonna di fumo nero visibile a chilometri di distanza, sarebbero partite in un’area rurale poco distante dalla discarica ormai inattiva da anni, propagandosi poi rapidamente a causa del forte vento.
Per avere ragione delle fiamme tante le forze dispiegate tra autobotti serbatoio e autobotti pompa, pick-up con modulo antincendio, canadair e un elicottero dei pompieri. Cinque le squadre dei vigili del fuoco sul posto, oltre a personale specializzato in topografia applicata al soccorso di livello 2 e una squadra per interventi di tipo nucleare batteriologico chimico e radioattività. Allertato il nucleo mezzi movimento terra su richiesta del Comando di Messina, mentre dal Comando dei vigili del fuoco di Catania sono arrivati sul sito dell’incendio mezzi per effettuare lo smassamento del materiale.
“Ho dovuto assistere in questi anni a un continuo, estenuante e incomprensibile scaricabarile e a giochi rimbalzo di responsabilità. Agevolati, peraltro, da previsioni normative che sembrano essere state concepite solo per restare sulla carta, senza mai poter avere un qualche effetto o applicazione di ordine pratico”. Lo dichiara il sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea (Messina), Carmelo Pietrafitta, dopo l’incendio divampato martedì scorso nell’ex discarica di Contrada Zuppà. Un rogo sulla cui matrice dolosa il primo cittadino non ha alcun dubbio. “Una mano ignobile ha appiccato l’incendio in più punti vicini alla discarica”, spiega. Alimentate dal vento le fiamme hanno lambito la struttura, divorando il telo superficiale e l’intero versante dei rifiuti abbancati.
Il dito è puntato su “una pubblica amministrazione elefantiaca, che non riesce a dare soluzione concreta alle necessità del territorio”. Ma il timore del primo cittadino è che “nemmeno questo nefasto incidente servirà a dare decisivo impulso alle auspicate soluzioni e ai più volte sollecitati interventi, che recentemente erano stati rivolti anche alla Protezione civile per l’attuazione di misure urgenti di protezione e salvaguardia ambientale”. Pietrafitta non nasconde la propria amarezza. “Oggi mi sento deluso dalle Istituzioni e, soprattutto, da quegli apparati che, nonostante le interlocuzioni, i solleciti o gli avvertimenti, sono rimasti sempre sordi e indolenti, come se il problema non li riguardasse. O forse perché, se anche fosse scoppiata la bomba ecologica, ciò sarebbe comunque avvenuto fuori dal loro giardino e solo a casa dei mazzarresi”.