Tragedia a Salemi operaio precipita da pala eolica e muore
Ancora una morte sul lavoro: un operaio, Giovanni Carpinelli di 33 anni originario di Benevento, ha perso la vita. È accaduto nel pomeriggio sabato 11 maggio, a Salemi, comune della provincia di Trapani, in contrada San Nicola. L’operaio stava lavorando all’interno di una pala eolica ed è precipitato da 30 metri, morendo. L’uomo, un tecnico specializzato, era imbracato, ma nonostante questo è precipitato. Non si esclude che l’operaio sia stato colto da malore. I vigili del fuoco sono intervenuti per recuperare il corpo, ma le operazioni non sono state facili perché il corpo, dopo la caduta, si fermato a un’altezza di circa 48 metri. “Abbiamo saputo che si tratta di un metalmeccanico che lavorava alla turbina di una pala eolica del parco di Salemi che ha in gestione la multinazionale Vestas. Al momento non sappiamo se si tratta di un operaio diretto o di un lavoratore di una ditta in subappalto”. Così Francesco Foti, segretario dei metalmeccanici della Fiom siciliana, “Resta il fatto che una tuta blu ha perso la vita, ed è l’ennesima tragedia che si consuma nel giro di pochi giorni in Sicilia – ha aggiunto Foti -. Chiediamo alle istituzioni un pacchetto urgente di leggi che impongano a tutte le imprese il rispetto delle norme di sicurezza e, soprattutto, la formazione continua per tutti i lavorati che svolgono attività ad alto rischio”. I segretari generali di Uil Sicilia e Uil Trapani, Luisella Lionti e Tommaso Macaddino parlano di “strage continua. La rabbia e il dolore non bastano più”, affermano. “Lasciamo che magistratura e forze dell’ordine – aggiungono – assicurino giustizia e verità ai familiari dell’operaio morto sul lavoro oggi a Salemi”. “Se non si fa subito qualcosa, se i governi non affrontano le cause di questa strage che si consuma ogni giorno nei cantieri, nei campi e nelle fabbriche, il numero di morti sul lavoro crescerà ancora seguendo una tragica tendenza che in Sicilia sta tutta in pochi numeri: 65 vittime nel 2023, 60 nell’anno precedente”. “Quest’anno – chiosano Lionti e Macaddino – i morti tra gennaio e marzo sono stati 10 e già appena a metà maggio ci avviciniamo pericolosamente a quota 20. Chiediamo formazione, controlli, prevenzione. Non è questione di patente a punti per imprenditori. La vita di un lavoratore non si valuta a punti!”.