Oltre 55 mila utenze fantasma. L’Azienda Idrica Comuni Agrigentini annuncia provvedimenti per chi sfrutta il servizio senza pagarlo
Dimensione del fenomeno delle utenze fantasma agrigento
E’ lotta contro l’evasione. L’Azienda Idrica Comuni Agrigentini, nel corso di un capillare controllo, attraverso i dati incrociati trasmessi dai Comuni, ha riscontrato oltre 55 mila utenze idriche fantasma. Un’evasione contrattuale enorme, con una percentuale che si aggira dal 30 al 50% di cittadini dei Comuni della Provincia di Agrigento che evadono o che non sono allacciate alla rete idrica.
E’ quanto emerge da una prima proiezione tecnica elaborata nell’ambito di una verifica complessiva in corso, basata su incroci con dati catastali, Tari e anagrafi comunali, che fotografa un divario considerevole tra utenze idriche contrattualizzate e quelle reali presenti su tutto il territorio agrigentino.
Dalla prima elaborazione emerge che, a fronte di 123.681 utenze idriche domestiche attive, la proiezione porta a stimare oltre 55 mila e 600 utenze mancanti o irregolari solo di utenze domestiche. Si tratta di una cifra dirompente che conferma l’esistenza di un fenomeno di evasione e irregolarità strutturale, con rilevanti impatti economici, sociali e di equità tra gli utenti. Come dire, gli onesti pagano a favore di chi evade.
La stima è stata elaborata applicando un coefficiente prudenziale del +45%, coerente con i dati già riscontrati nei Comuni più critici e utilizzato per evidenziare l’effettiva portata del fenomeno.
Impatto economico e sociale
Il dato più allarmante è quello relativo alle utenze non domestiche contrattualizzate (commerciali e/o usi diversi): 7.225, a fronte di una platea stimata di circa 30 mila attività economiche, imprese, esercizi commerciali e studi professionali attivi nella provincia di Agrigento.
Ciò significa che almeno 22 mila attività potrebbero non risultare correttamente allacciate ai servizi idrici, di fognatura e depurazione. Una sproporzione che non può essere casuale e che conferma un fenomeno sistemico di evasione e sommerso non domestico.
Numeri che non lasciano spazio ad interpretazioni – affermano Danila Nobile, presidente del CdA e Francesco Fiorino, direttore generale di A.I.C.A., agenzia interamente a partecipazione pubblica, costituita da 37 comuni della provincia di Agrigento che dall’agosto del 2021 si occupa del servizio idrico integrato, delle fasi di captazione, adduzione e distribuzione, nonché del servizio di fognatura e depurazione. “Abbiamo davanti un’enorme area grigia fatta di irregolarità, evasione e utilizzo improprio della rete pubblica, con un danno gravissimo per il servizio, per i bilanci dei Comuni e per i cittadini che pagano correttamente.
La strategia di contrasto alle utenze fantasma
Non ci fermeremo – aggiungono Nobile e Fiorino – affinché ogni utenza non sia in regola. Non è più tollerabile che migliaia di famiglie e decine di migliaia di attività economiche utilizzino la rete idrica senza essere regolarmente registrate. Parliamo di oltre 55 mila utenze fantasma e di una forbice enorme tra attività reali e attività contrattualizzate. La legalità non è negoziabile. Andremo fino in fondo”.
“L’evasione non ci consente di fare le normali manutenzioni di riparazione delle reti che permetterebbero un risparmio notevole sui consumi – dicono da AICA -. Il nostro obiettivo prioritario sarà stanare gli evasori, con provvedimenti immediati per coloro che sfruttano il servizio senza pagarlo”.
A.I.C.A ribadisce che la tabella è solo una prima fotografia e che l’analisi definitiva comprenderà incrocio dei dati catastali, verifica con dati Tari dei Comuni, mappatura delle attività economiche, sopralluoghi sulle utenze non allacciate, controlli sugli allacci abusivi, verifica della congruità tra immobili, residenti e utenze idriche.
Legalità e trasparenza ad Agrigento contro le utenze fantasma
I controlli proseguiranno a tappeto, all’insegna della legalità, della trasparenza e dell’ordine. Questa la direzione intrapresa da A.I.C.A. che non si fermerà. “La provincia di Agrigento – dichiarano Nobile e Fiorino – non più permettersi 55 mila utenze invisibili oltre a quelle commerciali e professionali. Non possiamo permettere che il peso del sistema ricada solo sui cittadini onesti. Questa azienda sta ristabilendo ordine, trasparenza e verità. E non arretreremo di un millimetro”.
