Centrodestra siciliano, attesa per il vertice di maggioranza
La politica regionale siciliana si prepara a una nuova fase di trattative delicate. Dopo la prima giunta di settembre, infatti, la ripartenza appare ancora lenta e tutta in salita. Al centro delle discussioni ci sono due nodi: la destinazione degli 80 milioni residui della finanziaria quater e la definizione di circa 25 nomine negli enti di sottogoverno.
Il tesoretto della finanziaria quater
Il cosiddetto “tesoretto” si è rivelato meno ricco del previsto: poco meno di 80 milioni, rispetto ai 100 ipotizzati nelle scorse settimane. Di questi, circa 50 milioni hanno già una destinazione vincolata, attraverso il recupero di norme rimaste accantonate ad agosto, durante l’approvazione della finanziaria ter. La vera partita, dunque, si giocherà sull’uso dei restanti fondi.
La mappa delle nomine
Il confronto tra le forze di maggioranza non si limiterà alle risorse economiche. Un’altra questione dirimente riguarda le nomine negli enti regionali. La bozza di spartizione è già tracciata.
- IACP (Istituti autonomi case popolari): Palermo, Messina ed Enna a Forza Italia; Catania, Siracusa e Ragusa a Fratelli d’Italia; Acireale alla Lega; Caltanissetta alla Democrazia Cristiana; Agrigento a Noi Moderati; Trapani a Grande Sicilia.
- Parchi: la Dc manterrebbe il Parco delle Madonie; Grande Sicilia avrebbe quello dell’Alcantara; Forza Italia indicherebbe un nome per il Parco dei Nebrodi; Fratelli d’Italia per quello dell’Etna.
- ERSU (Enti regionali per il diritto allo studio universitario): Palermo a Forza Italia; Messina a Fratelli d’Italia; Catania ed Enna alla Lega.
Il vertice della prossima settimana
La convocazione ufficiale dovrebbe arrivare nei prossimi giorni dal coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso. Sarà un passaggio decisivo per trovare la quadra sia sull’uso delle risorse finanziarie sia sulla distribuzione delle poltrone di sottogoverno.
Il centrodestra siciliano si trova così davanti a una partita politica complessa, in cui equilibri e compromessi saranno determinanti per la stabilità della maggioranza guidata dal presidente Renato Schifani.