Incertezze Servizio idrico integrato Catania: sindacati non escludono lo stato di agitazione
«Necessario chiarire se il nuovo soggetto gestirà totalmente il servizio idrico dalla captazione dell’acqua (pozzi) fino alla distribuzione, o rimarrà vincolato ai produttori esistenti in regime di monopolio, senza possibilità per il nuovo gestore di poter incidere sulla razionalizzazione di tali costi».
Incertezza per i lavoratori del servizio idrico della provincia di Catania.
A tutt’oggi la società Sie spa nonostante le richieste formali formulate dai rappresentanti sindacali di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL, UGL CHIMICI non ha fornito la documentazione necessaria riguardante il passaggio dei 600 lavoratori catanesi da trasferire presso il servizio idrico integrato.
Dalle quattro sigle sindacali lo scorso 1 Agosto è stata inviata una nota firmata, nella nota si è sottolineato l’esigenza di sapere e di conoscere tutta la documentazione che riguarda il passaggio al gestore unico.
In particolare si è richiesto: l’elenco definitivo degli attuali gestori del servizio idrico che dovranno trasferire il servizio con il dettaglio del personale attualmente impiegato, le forme contrattuali e le mansioni ricoperte, il modello organizzativo di Sie spa, con i dettagli delle figure professionali da impiegare, la struttura organizzativa di Sie spa e come sarà gestito l’eventuale periodo transitorio di 12, 24 e 48 mesi e successivamente quali saranno i criteri previsti per il trasferimento del personale e quali sono le garanzie a tutela contrattuale e delle competenze esistenti.
Ad oggi sostengono i segretari provinciali di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL, UGL CHIMICI rispettivamente Jerry Magno , Giuseppe Coco, Alfio Avellino ,Carmelo Giuffrida «non risulta ancora chiaro, né è stata data risposta di alcun tipo alla nostra richiesta, chi siano gli attuali gestori del servizio idrico che dovranno trasferire le gestioni e con quali tempistiche certe».
In particolare continuando i quattro segretari «è necessario chiarire se il nuovo soggetto gestore, gestirà totalmente il servizio idrico dalla captazione dell’acqua (pozzi) e fino alla distribuzione, o dovrà occuparsi esclusivamente della gestione, rimanendo quindi vincolato ai produttori esistenti che continueranno ad operare in autonomia e regime di monopolio senza possibilità per il nuovo gestore di poter incidere sulla razionalizzazione di tali costi».
Inoltre ad oggi non è stato presentato alle organizzazioni sindacali nessun piano industriale.
I segretari provinciali di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL, UGL CHIMICI rispettivamente Jerry Magno , Giuseppe Coco, Alfio Avellino ,Carmelo Giuffrida affermano «per mezzo stampa siamo venuti a conoscenza che il prossimo 28 Agosto l’assemblea dei sindaci sarà chiamata ad eleggere il nuovo amministratore Sie Spa e il consiglio di gestione ed il consiglio di vigilanza»
E’ paradossale continuano i quattro segretari sindacali «che si pensi a rinnovare le cariche di governo della Sie spa e non si pensi a confrontarsi con i lavoratori sul futuro del servizio idrico etneo»
In aggiunta proseguono i segretari sindacali «ci meraviglia la totale assenza e presa di posizione del Comune di Catania nella persona del sindaco Enrico Trantino che ad oggi non ha ben capito che il servizio sarà gestito da una cordata di privati, con conseguenze sulla tariffa quindi con aumento delle bollette».
Chiediamo di essere convocati dal Presidente dall’ Ati-Assemblea Territoriale Idrica, Fabio Mancuso e di conoscere per bene il Piano Industriale della Sie spa e di visionare tutta la documentazione relativa al passaggio dei lavoratori coinvolti.
In caso contrario cominceremo una serie di assemblee nelle aziende non escludendo lo stato di agitazione.