Leggi:

Cronaca

Palermo, volontario servizio civile aggredito in ospedale. Asp: “Ci costituiremo parte civile”

di Redazione -





Operatore 23enne al “Cimino” di Termini Imerese colpito con un pugno dal marito di una paziente.

È stato colpito dal familiare di un utente con un pugno in testa mentre svolgeva il suo lavoro di volontario del servizio civile all’ospedale Cimino di Termini Imerese, nel Palermitano. Protagonista della brutta disavventura un giovane di 23 anni, che si trovava all’interno di una stanza del nosocomio insieme a un collega, aggredito da una persona che accompagnava la moglie per una visita ambulatoriale. Il ragazzo è stato strattonato e colpito con un pugno. “Condanniamo con la massima fermezza un’aggressione inspiegabile ai danni di un giovane che sta maturando la propria esperienza di volontario del servizio civile nel nostro ospedale di Termini Imerese – ha detto il direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni –. Siamo sgomenti di fronte a una violenza crescente verso operatori che con dedizione e impegno svolgono il proprio lavoro”.

“L’Asp si costituirà parte civile a supporto e sostegno di un giovane al quale va la massima solidarietà mia personale e dell’intera Azienda”, aggiunge. Dopo l’aggressione, il giovane è stato preso in cura dai medici del Pronto soccorso dello stesso ospedale che, dopo tutti gli esami del caso, lo hanno dimesso.