Viagrande, riunione sindaci Comuni colpiti caduta cenere dell’Etna
“Basta polemiche e beghe politiche, ai cittadini interessa la risoluzione rapida del problema”, dichiara il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo dopo la riunione tra i sindaci dei Comuni colpiti dalla caduta di cenere vulcanica, tenuta stamattina a Viagrande.
Obiettivo dell’adunanza chiedere al Governo regionale ed al Governo nazionale la presenza sul territorio e immediati interventi per ripristinare le condizioni di normalità nei territori.
“In questo momento abbiamo bisogno di risorse a copertura delle spese che effettueremo nelle prossime settimane per la pulizia del territorio. Contemporaneamente apriamo un tavolo per discutere del futuro e di un piano in caso di ulteriori eventi parossistici”, ha affermato in una nota il primo cittadino acese, che esorta a evitare polemiche e beghe politiche e a procedere con una rapida risoluzione del problema.
“In questi giorni ci sono stati vari interventi – a destra, a sinistra passando per il centro – sulla caduta di cenere vulcanica e sulle azioni da intraprendere per ripristinare la normalità nel nostro territorio. Non credo sia il momento di fare polemiche e politica su una vicenda fastidiosa per i Comuni ed i suoi cittadini”.
“Partiamo dal presupposto – spiega Barbagallo – che i Comuni non sono nelle condizioni economiche di affidare la pulizia di tutto il territorio ad imprese esterne. Considerate che il Comune di Acireale ha circa 250 km di strade, uffici pubblici e scuole, la cui immediata pulizia comporterebbe una spesa di oltre un milione di euro non sostenibile dal nostro Bilancio”.
“Secondo punto fermo è l’Emergenza, chi dice il contrario sbaglia. Si tratta di emergenza continua e continuativa, perché non sapremo quando finirà e non sapremo nemmeno quando ripartirà.
“Cosa fare? Secondo me è molto semplice: la Protezione Civile richieda ai Comuni una proiezione di spesa per ripulire il territorio; si quantifichi la spesa e si chieda al Governo nazionale di farsi carico degli interventi pubblici e di eventuali sgravi di tasse per i cittadini e le aziende delle Città interessate”.
“Qualora il Governo ed il ministro Musumeci non rispondessero, continua Barbagallo, si finanzino alla prossima manovra di Bilancio regionale gli interventi pubblici”.
Nella nota di Barbagallo sono riportate le indicazioni degli interventi richiesti dai sindaci
“Si doti la Città Metropolitana, la Protezione Civile o i singoli Comuni di attrezzature idonee alla immediata pulizia delle strade secondo l’ampiezza del territorio nel caso di altri eventi successivi.
In alternativa si attivi un fondo di rotazione da cui attingere in caso di eventi parossistici.
Si istituisca una voce unica nel prezziario regionale che riguardi la pulizia delle strade da cenere vulcanica.
Si disponga un’ordinanza che descriva la metodologia completa per la pulizia da parte del privato e per le attrezzature di sicurezza (mascherine, ecc…) da utilizzare”.
“Si evitino polemiche che fanno solo perdere tempo – prosegue la nota -. Ai cittadini non interessano le beghe politiche, alla gente interessa la risoluzione del problema, pensiamo solo a questo e facciamolo con celerità.
Rispetto alla possibilità di riutilizzo della cenere vulcanica tutto mi sembra chiarito dal decreto assessoriale e dalla circolare della Città Metropolitana”, conclude Barbagallo. “Ritengo si possa creare un centro di stoccaggio unico in provincia di Catania utile al riutilizzo in edilizia piuttosto che in agricoltura”.