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Un Catania senza mordente. Ko a Taranto

di Attilio Scuderi -





Perde ancora il Catania e soprattutto lascia un sapore di grande preoccupazione nei venti mila tifosi che mercoledì affolleranno il Massimino per la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Rimini.
Il Catania che si è presentato sabato a Taranto ha perso e lo ha senza mordente e lo ha fatto con praticamente la stessa squadra che aveva battuto la Juve Stabia, capolista. Una brutta partita quella disputata contro il Taranto, come brutto è stato anche l’approccio e la gestione del match. Basta la zampata di De Marchi sugli sviluppi di un calcio d’angolo dopo appena dieci minuti del primo tempo per chiudere la pratica della partita, gol che poi non ha visto alcuna replica.
Il Catania? Nessuna reazione e le uniche vere palle gol sono state due, sempre con Cianci, ma solo al minuto 80 e al minuto 85, troppo tardi per cercare di rimettere sui binari una partita compromesso. Il Catania è stato troppo timido, si è sbloccato nel gioco nella ripresa anche grazie ai cambi, ma troppo tardi per recuperare il risultato. Ha sorpreso tutti Lucarelli che sabato non ha fatto alcun turnover, con Cicerelli e Chiricò sugli esterni con Tello ancora in campo e solo Cianci li davanti e non è stato schierato titolare Costantino (entrato solo al quarto d’ora dalla fine) nonostante l’indisponibilità di Di Carmine.
Una gara di poco carattere, specchio anche della prestazione del suo leader, Sturaro, che presenta un pedigree da Serie A, ma che mette in campo prestazione al rientro disastrosa, con passaggi sempre errati. Come lui tutta la squadra, ma soprattutto senza il mordente che il suo blasone chiama.
Silenzio sul campo, con il 14° posto in campionato e zona play off distante, ma silenzio anche fuori dal campo perché Lucarelli decide di non parlare e optare per il silenzio stampa. Novanta minuti senza una vera e propria reazione e con i rossazzurri, ancora una volta, che non sono riusciti a rimontare perdendo l’ennesima gara per 1-0. Il Taranto dal canto suo ha sfiorato il raddoppio dopo due minuti della ripresa, e la squadra di Capuano è stata abile a gestire la ripresa, mettendo maggiore mordente rispetto agli etnei. Un ennesimo passo falso, l’ennesima svolta che non arriva e l’ennesima occasione, mercoledì, che arriva adesso per non disperdere una stagione che non sembra decollare, nonostante la rivoluzione di gennaio. Una sterzata e una fiducia che tutti aspettano, che i venti mila del Massimino chiamano, ma che questa squadra fatica con il suo allenatore ancora a trovare e perseguire.
Visto il silenzio stampa di Lucarelli, ha parlato al termine del match Ezio Capuano, allenatore del Taranto. Il tecnico campano si gode il successo contro gli etnei, in un match gestito senza troppi patemi. I pugliesi sono momentaneamente secondi e adesso sperano negli stop di qualche diretta contendente ai primi posti della zona playoff. Il tecnico colpisce duramente in casa Catania, definendo “fallimentare” il progetto tecnico etneo. “Magari li avessi i giocatori che ha il Catania, che per me è una squadra molto forte. In questo senso, i rossazzurri rappresentano il fallimento di tutti e tre i gironi. Oggi affrontavamo una squadra che sulla carta era davvero difficile”.