Truffa e corruzione, bufera su Liberty Lines: sette misure cautelari e sequestro da 184 milioni
La Guardia di Finanza di Trapani ha eseguito sette misure cautelari nei confronti dei vertici della compagnia di navigazione Liberty Lines spa, su disposizione del gip del Tribunale di Trapani. Ai destinatari del provvedimento è stato imposto il divieto di dimora nei comuni di Trapani e Milazzo e il divieto temporaneo di esercitare incarichi direttivi in imprese o società.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di truffa ai danni dello Stato, corruzione e frode nell’esecuzione di un servizio pubblico. Contestualmente, il giudice ha disposto il sequestro preventivo del compendio aziendale della Liberty Lines, per un valore complessivo di 184 milioni di euro, comprendente quote sociali, imbarcazioni, terreni, fabbricati, impianti, automezzi, crediti e disponibilità liquide.
Secondo la ricostruzione della Procura trapanese, la compagnia — controllata dalla famiglia Morace — avrebbe occultato guasti e avarie agli aliscafi, falsificato documenti tecnici e continuato ad assicurare i collegamenti marittimi con Eolie, Egadi, Pelagie e Lampedusa per non perdere i contributi regionali previsti dalla convenzione con la Regione Siciliana. I fatti contestati risalgono al biennio 2021-2022.
