Traversata dello Stretto di Messina su un filo, Jaan Roose cade a soli 80 metri dal traguardo
C’è mancato davvero poco per riuscire nell’impresa ed entrare nel Guinness dei privati. Jaan Roose, atleta della Red Bull, ha tentato la traversata dello Stretto sulla slackline, una fettuccia larga poco meno di 2 centimetri, a un’altezza di oltre 200 metri sul livello del mare per quella che sarebbe stata la più lunga camminata su slackline della storia (3646 metri) la distanza che separa la costa siciliana da quella calabrese. Più di trenta campi da calcio, tanto per avere un’idea. Ricordiamo che l’attuale record è di 2710 metri per il percorso di Mont Dorè, in Francia, tra le mete predilette dagli appassionati.
Partito ieri mattina da Santa Trada, a Villa San Giovanni,, Roose alle 8.45, avrebbe dovuto raggiungere Torre Faro a Messina in tre o quattro ore.
Ma ad appena ottanta metri da Torre Faro l’atleta è caduto.
Senza perdersi d’animo è risalito ed ha completato il percorso senza tuttavia conseguire il risultato di avere effettuato l’intera traversata, dato che il regolamento prevede che sia effettuato in unico percorso netto fino alla fine.
Jaan Roose è probabilmente il più famoso atleta di slackline, lo sport che consiste camminare (o saltare e fare acrobazie) su una corda di nylon o poliestere che viene posta tra due punti fissi, solitamente tra due alberi, mantenendo l’equilibrio. Quando questa corda viene posizionata ad un’altezza molto elevata da terra, lo sport prende il nome di “highline “. Roose, nato in Estonia nel 1992, è noto anche per il suo ruolo di stuntman in molti film famosi. Abbiamo registrato alcune sue considerazioni sulla recente esperienza.
Cosa ti è piaciuto di più in questa avventura?
“Ero felice di arrivare al pilone di Messina. Ho perso la cognizione del tempo mentre camminavo, ci è voluto così tanto che mi sembrava essere ancora all’inizio.
Durante la camminata verso Messina, a livello di vista ero molto felice: l’acqua era così pulita sotto la slackline e vedevo chiaramente il pilone. È stata davvero una sensazione fantastica camminare e vedere solo la slackline”.
E cosa hai trovato di particolare qui sullo Stretto?
“Sentivo tutte le barche che passavano sotto, i droni, le persone che urlavano, gli scooter… Gli scooter erano i più rumorosi, mi distraevano”.
Come ti prepari ad ogni sfida?
“L’unico modo per prepararsi è camminare sullo slackline su distanze più corte avanti e indietro, ancora e ancora, e avere sempre un buon sonno e riposo”.
L’evento è stato patrocinato dall’assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, dal Comune di Messina e dal Comune di Villa San Giovanni.