Leggi:

Attualità

Come si utilizzano i proventi della tassa di soggiorno? Il capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Siracusa solleva la questione

di Cesare Pluchino -





Più volte si è discusso, nei Comuni, circa l’utilizzo dei proventi della Tassa di Soggiorno, ma quasi mai si è arrivati a pretendere l’applicazione del regolamento che è previsto dalla normativa sull’ imposta, ma non formalizzato da tutti i Comuni.

La questione è balzata agli onori della cronaca, in questi giorni, al Comune di Siracusa, per i rilievi sollevati dal capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d’Italia che ha chiesto come mai l’Ente ha provveduto ad accendere un mutuo di 250.000 euro da aggiungere ai 2,5 milioni di un finanziamento regionale per l’acquisto di 10 bus a metano, non valutando di accedere ai 2,4 milioni della Tassa di Soggiorno.

E, occupandosi della materia, il capogruppo di Fratelli d’Italia si accorge che non è mai stata istituita la ‘Consulta speciale per l’imposta di Soggiorno’, in altri Comuni denominata diversamente, come a Ragusa, ‘Osservatorio permanente per l’utilizzo della Tassa di Soggiorno’, organismo previsto dalla normativa sull’imposta.

Si tratta di un tavolo, con funzioni di controllo sull’utilizzo, sia in fase di programmazione che di consuntivo, consultivo, senza poteri decisionali sulle scelte decise dall’amministrazione e approvate dal consiglio comunale, ma con poteri di indirizzo e di suggerimento per più opportune destinazioni della tassa.

Le questioni sollevate a Siracusa sono destinate ad allargarsi a tutto il territorio siciliano dove l’imposta viene spesso utilizzata in maniera disinvolta, peraltro svincolata da lacci e lacciuoli delle normali spese ascritte a bilancio, per l’utilizzo.

A Siracusa si scopre, per esempio, analizzando le entrate e le relative voci di spesa, che il Comune ha emesso mandati di pagamento per 550.000 euro, per il 2024, provenienti dalla Tassa di soggiorno per corrispondere la retribuzione, i contributi e l’IRAP, al personale a tempo indeterminato della Polizia Municipale.

La Tassa di Soggiorno dovrebbe essere utilizzata per sostenere interventi in materia di turismo, secondo le finalità per offrire sempre maggiori servizi ai visitatori, anche con sostegni alle strutture ricettive, interventi per la manutenzione, migliore fruizione e qualificazione dei beni culturali e ambientali.

Anche la Corte dei conti, di recente, ha sostenuto che i fondi della Tassa di Soggiorno devono essere esclusivamente utilizzate per finalità direttamente legate al turismo, ma senza magheggi e forzature varie; la Corte dei conti della Campania ha escluso, per esempio, che si possano utilizzare i proventi anche solo per retribuire personale stagionale per esigenze legate ai flussi turistici aumentati.

Nella sua ricerca, il consigliere comunale resta basito nel trovare spese, addebitate sui proventi della Tassa di soggiorno, per feste patronali e di quartiere e per luminarie natalizie.

Coscienziosamente ritiene che sarebbe opportuno dedicare i proventi alla manutenzione dei bagni pubblici, molto utilizzati dai turisti, per parcheggi, per corse straordinarie serali del trasporto pubblico, ma viene da sorridere perché l’impatto per questa problematica, stranamente per una città come Siracusa dove il turismo è protagonista e le somme sono corpose, appare relativamente recente.

Ordinaria amministrazione l’uso distorto dei proventi della Tassa di Soggiorno nel vicino Comune di Ragusa che, fino a qualche anno fa, ha goduto delle presenze nel locale Club Mediterranee che, unite a quelle di altri villaggi turistici sulla costa e delle numerose strutture ricettive nate sull’onda del fenomeno Montalbano e del riconoscimento UNESCO, hanno consentito di poter usufruire di fondi vicini al milione di euro.

Scorrendo i piani di utilizzo dei fondi annualmente a disposizione, e i consuntivi annuali dove si ritrova l’analitico delle spese, ci si imbatte in destinazioni non solo ampiamente discutibili, ma in utilizzi che con il turismo hanno poco a che fare.

A Ragusa, dove un controllo degli organismi preposti sarebbe quanto mai opportuno, negli anni, si è visto di tutto, somme destinate per la manutenzione del verde pubblico, per illuminazione pubblica e pavimentazioni in asfalto di strade, interventi considerati a fini turistici in quanto effettuati nella frazione marinara della città.

Ma, per sgombrare il campo da equivoci e dubbi, basti pensare che sono stati utilizzate somme della Tassa di Soggiorno, nel 2021, dal Comune di Ragusa, per l’organizzazione delle cerimonie del 2 e del 4 novembre

Nel capoluogo ibleo utilizzi della Tassa di Soggiorno creativi e disinvolti, spese per manifestazioni ed eventi istituzionali, spettacoli, eventi culturali, organizzazioni delle manifestazioni per il Natale.

Negli ultimi anni, appena montata la protesta, si è cerato di attutire l’impatto raccogliendo in poche macrovoci la destinazione dei fondi, ci si è trovati di fronte a “servizi ed eventi in campo tristico per la promozione del territorio”, “contributo per interventi di promozione e valorizzazione di manifestazioni tradizionali e identitarie della città, nonché dei relativi servizi a supporto”, “compartecipazione e collaborazione per grandi eventi ciclici e continuativi”, “organizzazione di eventi e manifestazioni culturali”, il tutto e il contrario di tutto per utilizzare il 70 % dei proventi piuttosto liberamente, ancorché rendicontati nel consuntivo di fine anno.

Ma, a cosa fatta … 

Del tutto formale, a Ragusa, l’organismo di verifica e di controllo dell’utilizzo della Tassa, destinato per regolamento a monitorare la destinazione dei fondi secondo il piano di utilizzo e a suggerire eventuali possibili aggiustamenti, in realtà un salotto di amministratori e rappresentanti delle associazioni interessate che discettano solo, senza titolo per farlo, di possibili destinazioni dei fondi, senza avere mai nulla eccepito sugli utilizzi impropri.