Tamburello, a Catania il I memorial Saretto Argento
“Vince solo chi ha il coraggio e la forza di crederci”. Ci sono persone che con la loro voglia di vivere sapevano contagiare tutti gli altri. Ci sono persone capaci di trascinare, di coinvolgere e di condividere. Nella vita e, come in questo caso, nello sport. A Catania, forse in pochi sanno, esiste una storica tradizione in uno sport che, un po’ tutti anche solo per ridere, abbiamo provato in spiaggia: il tamburello. E se a Catania si dice tamburello è impossibile non pensare a Saretto Argento, insegnante di educazione fisica scomparso prematuramente poco più di un anno fa, alla cui memoria è stato organizzato un memorial in cui 5 squadre si sono affrontate in un torneo di tamburello doppio. Sulla sabbia del PalaBeach di San Giovanni Galermo a Catania un meraviglioso mix tra giovani e giovanissimi amanti del tamburello e i volti storici che hanno infiammato le estati catanesi degli anni 70 e 80.
“Ringrazio in modo particolare Alessandro Marletta – spiega Mirella Adamo, moglie di Saretto Argento – che ha subito abbracciato questa nostra idea e questa voglia di ricordare Saretto nella sua veste di sportivo. Ringrazio anche Arteventi che ha curato gli aspetti organizzativi. Io seguivo mio marito, quando ancora eravamo fidanzati, in tutte le partite. Non è stato semplice organizzare questo evento, ma sono contenta di aver raggiunto questo obiettivo, grazie soprattutto ai mie figli, Paola ed Eugenio, che mi hanno sostenuta in questa idea proprio perché mio marito Saretto giocava sempre fino alla fine. Sempre con la stessa passione che ne ha caratterizzato la vita. Dava tutto e si tuffava, anche negli ultimi anni, come fosse un ventenne” Non arrendersi mai e lottare fino alla fine, fin quando le forze lo permettono. Un messaggio che Saretto Argento ha saputo tramandare alla sua famiglia e a tutti gli studenti che ha conosciuto durante la sua lunga carriera da insegnante di educazione fisica a scuola. Per la cronaca la vittoria del torneo è andata alla coppia formata da Lucio Magrì e Davide Longo. “Una bellissima manifestazione – conclude Mirella Adamo – che è riuscita nel suo intento, ovvero di mettere in evidenza la passione per questo sport, praticato principalmente sulle spiagge, ma che, come vedo, sta emergendo anche in altri luoghi, come quello che ci ha ospitato”.