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Agricoltura

Siccità, denuncia allevatori: non arrivano acqua, rimedi e ristori. Muore bestiame, avanza desertificazione

di Antonella Mulè -





Gli allevatori: nessuna somma di denaro è arrivata da Regione e Ministero Agricoltura, mentre il governo intende rilanciare il piano Mattei per le zone del Nord Africa. Nonostante l’emergenza siccità, in questo momento la Sicilia non appare al centro delle politiche comunitarie.

“Ormai il tempo è scaduto, l’estate è arrivata: l’acqua e il fieno non arrivano”. È la denuncia del presidente dell’associazione “Le Partite iva Italia”, Angelo Distefano, unitamente a Michele Cavalli, esponente del Coordinamento “Allevatori siciliani” che lanciano il grido di allarme. “Nonostante le proteste di queste mesi e le richieste delle varie esigenze degli allevatori e degli agricoltori, presentate all’assessorato Agricoltura della Regione Siciliana e al Ministro Lollobrigida, non sono state date, ancora, risposte concrete – dicono -. Ogni giorno gli allevatori documentano l’avanzare della desertificazione e nonostante che il Presidente della Regione a Statuto speciale abbia preso l’impegno con alcune Organizzazioni professionali riguardo alla donazione di bonus e di voucher, a tutt’oggi non si è avuto nessun ristoro, sia foraggero sia economico. Anche le somme di denaro, destinate alla Protezione civile per fornire l’abbeveraggio del bestiame, che fine hanno fatto?”.

“La situazione è diventata insostenibile con l’avanzare dell’estate e dell’innalzamento delle temperature. Gli allevatori continuano ad abbattere i loro capi di bestiame e di conseguenza si arriverà alla chiusura delle aziende zootecniche e alla perdita dei nostri prodotti tipici – aggiungono -. Pertanto , gli agricoltori e gli allevatori chiedono al Presidente della Regione Siciliana che venga concessa una Moratoria per la sospensione dei seguenti pagamenti Inps, Ismea, concessioni demaniali e comunali, le quote fisse ai consorzi di bonifica, e quant’altro“.

“In conclusione, l’Europa cosa sta facendo? E’ sempre pronta a salire sul pulpito per biasimare la malo gestio all’italiana, ma stavolta tace su tutto, mentre il governo intende rilanciare il piano Mattei per le zone del Nord Africa; questo silenzio fa riflettere e ci fa capire che la Sicilia non si trova al centro delle politiche comunitarie, bensì si trova abbandonata in mezzo alle acque del Mediterraneo e al suo interno logorata dalla desertificazione”, concludono.