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Agricoltura

Siccità, consorzi tutela Arancia rossa Igp e Ribera Dop: “Chiediamo soluzioni per la sopravvivenza”

di Antonella Mulè -





I produttori chiedono misure di sostegno veloci e di attuazione pratica come l’annullamento degli oneri consortili per il 2023. Indispensabile il completamento delle opere necessarie per rendere funzionali tutte le dighe e gli invasi costruiti in Sicilia e la semplificazione delle pratiche burocratiche per poter ricercare e attingere all’acqua autonomamente. 

Una piattaforma di richieste per salvaguardare la coltivazione delle arance della Sicilia. A elaborarla il Consorzio Arancia rossa di Sicilia Igp e il Consorzio Arancia di Ribera Dop, che presenteranno il documento ai vari livelli nazionali e regionali delle istituzioni preposte alla risoluzione della crisi idrica che sta mettendo in ginocchio l’agrumicoltura siciliana. 

“La Sicilia sta vivendo una delle peggiori stagioni immaginabili dal punto di vista climatico – si legge nel documento -. Il rischio della desertificazione dei nostri territori è diventato ormai concreto. Per questo motivo i nostri associati ci chiedono di farci portavoce del dramma che stiamo vivendo e di provare a definire delle soluzioni per la sopravvivenza dell’agrumicoltura siciliana”.

Tra le misure richieste nella piattaforma ci sono misure di sostegno veloci e di attuazione pratica come l’annullamento degli oneri consortili per il 2023 a causa della siccità, sconti per l’acquisto di energia elettrica e gasolio agricolo e una riforma del sistema assicurativo, che “non copre più i danni di grandine, siccità pure a fronte di una polizza che negli anni è diventata sempre più gravosa”, sottolineano dai consorzi Arancia rossa di Sicilia Igp e Ribera Dop.

Altra nota dolente evidenziata nel documento, firmato dai presidenti dei due consorzi Gerardo Diana e Salvatore Daino, è l’accesso ad Agricat, il fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni da alluvioni, gelo o siccità. “È necessario che i pagamenti arrivino in tempi brevissimi e che siano adeguati, portando reale ristoro per il danno enorme subito dai produttori – aggiungono -. Agricat, se funzionasse sempre, senza strettoie burocratiche e problemi tecnici, che ne hanno caratterizzato la fase di avvio, potrebbe essere un valido strumento di supporto per i produttori”.

Nel dettagliato documento stilato dai due consorzi siciliani appartenenti a Origin Italia, l’associazione nazionale alla quale aderiscono oltre 80 realtà consortili delle produzioni Dop e Igp, si chiede anche il completamento delle opere necessarie per rendere funzionali tutte le dighe e gli invasi costruiti in Sicilia e la semplificazione delle pratiche burocratiche per poter ricercare e attingere all’acqua autonomamente. 

I rappresentanti dei due consorzi chiedono, inoltre, agli interlocutori istituzionali che sia rispettata la reciprocità con i Paesi concorrenti produttori di agrumi. “Sempre di più ormai sulle diverse sponde del Mediterraneo – spiegano – vengono prodotti arance, limoni, ortaggi, pomodori, tutte produzioni simili alle nostre che in vario modo invadono i mercati europei e diventano concorrenziali per noi, con una differenza essenziale che è costituita dai costi di produzione che indubbiamente sono di molto inferiori nei Paesi della sponda africana del Mediterraneo, costituendo di fatto una forte distorsione nei mercati. A questo si aggiunge l’uso spregiudicato di prodotti chimici che da tempo, a salvaguardia dei consumatori, dei cittadini europei e dell’ambiente, sono vietati nei nostri Paesi”.

Per i rappresentanti dei due consorzi è necessario che “l’Unione Europea e i singoli Paesi trovino il modo di tutelare le economie dei Paesi membri garantendo a tutti gli effetti il principio di reciprocità”. Infine, nella piattaforma si chiede attenzione alla prevenzione delle fitopatie, “l’esperienza passata con i danni procurati dal virus Tristeza, dal quale ci stiamo appena riprendendo e che è costato tantissimo ai nostri produttori, ci insegna che non si deve abbassare la guardia contro i rischi e le fitopatie in arrivo dai Paesi extraeuropei; Citrus greening Huanglongbing, (inverdimento degli agrumi) e Citrus black spot su tutte”.