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Cronaca

Sequestro da un milione a esponente del clan dei Nebrodi

di Alessandro Fragalà -





La Guardia di Finanza di Messina ha eseguito un decreto di sequestro patrimoniale nei confronti di un imprenditore di Tortorici, ritenuto socialmente pericoloso. Il provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Messina su richiesta della locale Procura Distrettuale della Repubblica, riguarda anche i familiari dell’imprenditore.

Le indagini, condotte nell’ambito dell’operazione “Nebrodi”, hanno permesso di delineare i contorni di una complessa organizzazione criminale di matrice mafiosa dedita alla commissione di truffe comunitarie in agricoltura, per l’ottenimento indebito di fondi comunitari a valere sulla Politica Agricola Comune. L’imprenditore destinatario del sequestro è risultato avere stretti rapporti con i “Batanesi”, una delle articolazioni del gruppo dei “tortoriciani”. In particolare, si occupava di dirimere questioni attinenti al controllo del territorio, nonché gestire le estorsioni e gli appezzamenti di terreno da utilizzare per le truffe. Gli accertamenti economico-patrimoniali hanno disvelato la disponibilità di beni, in capo al soggetto e ai suoi familiari, per un valore complessivo di 1 milione di euro.

Il provvedimento di sequestro ha riguardato 3 compendi aziendali agricoli, 6 terreni e 2 rapporti finanziari. L’operazione testimonia l’impegno della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Messina e della Guardia di Finanza di Messina nella lotta alla criminalità organizzata e nella tutela del territorio dei Nebrodi.